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Presa tutta la banda

Dopo una settimana è arrivata la svolta nelle indagini sul duplice stupro di Rimini, con tutti e i quattro componenti del branco che sono stati assicurati alla giustizia. Nel pomeriggio di sabato due fratelli marocchini di 15 e 16 anni si sono presentati in una caserma dei carabinieri di Montecchio, in provincia di Pesaro, e hanno confessato di aver partecipato alla notte di violenze del 26 agosto in cui fu stuprata una ragazza polacca sulla spiaggia di Miramare e successivamente una trans peruviana lungo la statale. Nella notte arrestato il quarto uomo del branco dagli agenti della Squadra Mobile e dello Sco alla stazione di Rimini ed è già stato portato in a Questura: secondo gli inquirenti stava per darsi alla fuga in treno. Il ragazzo, 20enne congolese, era forse il capo del branco.

Anche grazie agli elementi forniti dai due minorenni, nella serata di sabato gli uomini dello Sco di Rimini hanno arrestato in strada nel pesarese un 17enne nigeriano. Il branco sarebbe interamente composto di residenti nel comune di Vallefoglia, nel pesarese ma vicino al confine con la Romagna, e tre dei componenti avrebbero lievi precedenti penali per spaccio e furti.

Si conferma quindi la pista dello 'stupro in trasferta' che era stata subito la più accreditata dagli inquirenti. Tra l'altro è spuntata una terza aggressione all'indomani di quella folle notte di violenza: sarebbe riconducibile al branco anche la rapina ai danni di una coppietta che si era appartata su un lettino in una spiaggia di Pesaro, derubata dei cellulari ma riuscita a fuggire.

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