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Brexit: fonti Bruxelles, non sarà una transizione 'à la carte'

BRUXELLES - Non sarà una fase di transizione 'à la carte'. Nei due anni che serviranno per completare il processo della Brexit, Londra dovrà applicare in pieno l'intero 'acquis' dell'Unione. Questo significa ad esempio, che non potrà stringere nuovi accordi commerciali con Paesi terzi, come invece auspicato dalla premier Theresa May. E' uno dei punti principali della bozza di mandato a trattare la fase di transizione con Londra, che il capo negoziatore Ue Michel Barnier, illustrerà domani. Si apprende da fonti a Bruxelles.

 

Durante la transizione anche le controversie continueranno ad essere regolate dalla Corte di giustizia europea, e dovranno essere salvaguardate l'integrità del mercato unico e dell'autonomia decisionale per la regolazione dei mercati. La bozza di mandato a trattare la fase di transizione - quattro pagine in tutto - dovrà avere il via libera domani al collegio dei commissari, a cui prenderà parte anche il capo negoziatore Michel Barnier. Il documento dovrà poi ricevere il via libera dal consiglio Affari generali europeo, nel formato a 27, a fine gennaio. Da allora in poi si potranno avviare le discussioni con Londra.

 

Tra queste trattative non rientrano però quelle sull'accordo quadro per le relazioni future tra Unione europea e Gran Bretagna. Per quelle occorrerà attendere la luce verde per un nuovo mandato a negoziare, non prima di marzo 2018.

 

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