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Vertici M5S: verifiche su rimborsi, "buco" più grande

Di Maio unico big candidato, non corrono Di Battista e Fico

NAPOLI

Sono in corso, a quanto apprende l'ANSA, le verifiche dei vertici M5S sulle restituzioni volontarie fatte sul conto del microcredito. Dai primi riscontri si evince che non solo i parlamentari, ma anche alcuni consiglieri ed europarlamentari versano i rimborsi sul conto e, dai calcoli fatti, i vertici sottolineano che "mancano più soldi di quanto affermato dalla stampa". Dallo staff di Luigi Di Maio si fa sapere che chi ha violato le regole interne avrà "lo stesso trattamento di Andrea Cecconi e Carlo Martelli".

I vertici del M5S, a quanto apprende l'ANSA, hanno chiesto in via ufficiale al Mef l'accesso agli atti per avere l'elenco dei portavoce che hanno effettuato i versamenti con il totale dell'importo versato nei 5 anni da ognuno di loro.

"C'è un bonifico di Michele Giarrusso (Gennaio 2015) che ha le date sballate. Valuta 21/1/2015, timbro "Eseguito" del 20/1/2014. Che l'abbia falsificato?". Così uno dei due autori di Supernova, Marco Canestrari che mostra su Twitter una foto dello strano bonifico del senatore che mostra, in effetti, come data della valuta e dell'esecuzione dell'ordine il 20 gennaio 2015 ed un timbro della banca "Eseguito" che riporta la data del 20 gennaio 2014.

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