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Ultimi appelli
E domani alle urne

Ultimi appelli E domani alle urne

La caccia agli indecisi, che ammonterebbero a oltre 4 milioni, ha segnato l’ultima giornata di campagna elettorale. A loro si è appellato soprattutto il Pd Matteo Renzi, mentre il centrodestra è apparso ancora impegnato nella competition interna. E Luigi Di Maio fa mostra di sicurezza e ottimismo.

Per convincere gli indecisi Renzi ha puntato più sul timore di ritrovarsi lunedì in mano «ai Mago Merlino», cioè a Di Maio, al «partito dello spread», cioè Silvio Berlusconi, o ai «professionisti della paura» e quindi a Salvini. «Chi ti promette la luna, di solito ti porta nel burrone» ha aggiunto il premier Paolo Gentiloni attaccando chi vuol porre i «dazi» in Italia. I dati Istat confermano la ripresa – ha detto il premier – e spingono «a continuare il lavoro fatto e a non buttarlo lanciandosi in avventure».

Nel centrodestra Silvio Berlusconi ha incontrato Antonio Tajani, dopo il suo sì all’indicazione come premier. Ma Matteo Salvini non rinuncia alla competition perché sia la Lega il primo partito e lui il nome di tutto il centrodestra per Palazzo Chigi.

Sul fronte pentastellato Luigi Di Maio prevede che «il centrodestra non raggiungerà il 40%» utile per raggiungere la maggioranza parlamentare.

Per LeU Pietro Grasso ha chiuso la campagna elettorale nella sua Palermo, auspicando il ritorno a una sinistra unita. E proprio la Sicilia è attesa al verdetto post Regionali, con il centrodestra che spera di cavalcare l’onda della vittoria di Musumeci. Sull’altro fronte il M5S vuol confermare il primato. Il Pd spera di trovare nelle urne un principio di riscatto, indispensabile per spegnere le polemiche interne. E nei collegi messinesi è scontro all’ultimo voto.

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