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Scuola, cambia il sistema di reclutamento degli insegnanti

Il sistema di reclutamento dei docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado - che non riguarda quindi la scuola dell’infanzia e quella primaria - viene completamente rivisto dalla legge di bilancio 2019. E' questa una delle principali novità previste, secondo quanto rende noto l’Ufficio studi e ricerche della Uil, dalla proposta di legge di bilancio 2019 trasmessa alla Camera.

In sostanza, si supera totalmente il percorso FIT, «formazione iniziale e tirocinio», che era previsto di durata triennale; la nuova normativa prevede sostanzialmente il concorso ordinario a cui sono ammessi i laureati con piano di studio idoneo all’insegnamento che hanno conseguito 24 crediti formativi in discipline antropo-psico-pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche (sono esentati i soggetti in possesso di abilitazione per altra classe di concorso o per altro grado di istruzione), e per il numero di posti messi a concorso si prevede l’immissione in ruolo dopo un anno di formazione e prova, ripetibile una sola volta.

I concorsi vengono svolti a livello regionale, hanno durata biennale per i posti messi a concorso e valgono per una sola classe di concorso per ordine di scuola più il sostegno. Gli idonei del concorso si troveranno con abilitazione, essendo il concorso abilitante alla professione. I vincitori del concorso saranno assegnati ad una scuola in cui devono mantenere l'obbligo di permanenza per cinque anni (compreso l’anno di prova).

L’accesso al ruolo è precluso a coloro che non siano valutati positivamente al termine del percorso annuale di formazione iniziale e prova. In caso di valutazione finale positiva, il docente è cancellato da ogni altra graduatoria, di merito, di istituto o a esaurimento, nella quale sia iscritto ed è confermato in ruolo presso l’istituzione scolastica ove ha svolto il periodo di prova.

«Voglio avviare nuove procedure di reclutamento degli insegnanti: non possiamo permetterci di avere docenti che diventino di ruolo dopo i 30 anni», ha detto anche oggi il titolare del Miur, Marco Bussetti. Viene confermato anche quest’anno il bonus per i professori che è una misura
strutturale perché inserita nella legge 107 sulla Buona Scuola.

Tra le novità, l’alternanza scuola-lavoro che a partire dall’anno scolastico in corso sarà di durata non inferiore a 180 ore nel triennio terminale degli istituti professionali; non inferiore a 150 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno degli istituti tecnici; non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e
nel quinto anno dei licei. Inoltre dal prossimo anno scolastico è aumentato l’organico dei docenti dei licei musicali di 400 unità e vengono trasformati a tempo pieno i rapporti di lavoro degli assistenti
tecnici e amministrativi ex co.co.co assunti nell’anno scolastico in corso. Infine, dal 1° gennaio 2019 i docenti che effettuano lezioni private e ripetizioni possono, in alternativa alla ordinaria tassazione IRPEF dei relativi compensi, optare per una cedolare secca del 15%.

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