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Caso Hotel Miraramare a Reggio, condannata l'ex assessore Angela Marcianò

L'hotel Miramare

Condannata a Reggio l'ex assessore comunale Angela Marcianò, la giuslavorista che ha guidato i Lavori Pubblici del Comune coinvolta nella vicenda dell’assegnazione dell’Hotel “Miramare”, la struttura alberghiera d'eccellenza ubicata sul Lungomare, che secondo gli inquirenti sarebbe stata affidata ad una associazione il cui titolare vanta una stretta amicizia con il primo cittadino, Giuseppe Falcomatà (a processo in ordinario insieme a quasi l'intera, prima, Giunta).

Il Gup di Reggio, Giovanni Sergi, ha inflitto la condanna a 1 anno di reclusione (pena sospesa) nei confronti dell'ex assessore Angela Marcianò, andando addirittura oltre la richiesta di condanna avanzata dalla Procura che aveva chiesto la condanna a 10 mesi di reclusione. La giuslavorista rispondeva di abuso d’ufficio e falso ideologico.

Per lo stessa vicende, e le medesime accuse, ci sono altri undici imputati, che giovedì 11 luglio si ritroveranno in Tribunale a Reggio avendo scelto il processo con rito ordinario: sotto accusa accanto al sindaco Giuseppe Falcomatà, l’attuale vice sindaco Armando Neri, gli assessori Saverio Anghelone (all’epoca dei fatti vice sindaco), Giuseppe Marino, Giovanni Muraca e Antonino Zimbalatti; gli ex assessori (perchè estromessi al primo rimpasto) Agata Quattrone e Patrizia Nardi; il segretario comunale Giovanna Acquaviva e la dirigente di Palazzo San Giorgio, Maria Luisa Quattrone; il legale rappresentante dell’associazione “Il Sottoscala”, Paolo Zagarella.

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