Una serie di omissioni, controlli troppo veloci e in alcuni casi riunioni fantasma. Il risultato è quello di aver pagato una somma di oltre 4 milioni di euro allo studio radiologico Fiscer, soldi che secondo la Procura di Reggio aveva già incassato.Quello che viene fuori nel documento di avviso di conclusione indagini è che il gruppo di lavoro per il debito pregresso di fatto non si riunì mai per affrontare la vicenda. La questione sarà affrontata nei Tribunali e al momento si riporta quanto contestato dalla procura reggina che da anni sta monitorando la situazione esplosiva dell’Asp di Reggio alle prese con la vicenda dei pagamenti duplicati che è tra i motivi del disordine finanziario. Le colpe dell’Asp Ed eccole le contestazioni al gruppo dell’Asp: «Antonio Vartolo attestava falsamente che le fatture contabilizzate al prospetto sono contabilizzate nel sistema contabile in uso all’ufficio economico e finanziario», poi Giuseppe Falcone «ometteva di verificare l’avvenuto pagamento delle fatture», quindi Bruno Logozzo che «interveniva nella scelta delle società creditrici con cui stipulare la transazione e partecipava attivamente nella predisposizione e alla contrattazione».
Accuse anche a Giuseppe Latella che «ometteva di verificare la fondatezza dei crediti vantati». Coinvolto anche Francesco Sorrentino, advisor contabile della società Kpmg, che «predisponeva la scheda contabile allegata alla transazione e ometteva di accertare la fondatezza dei crediti allegati dallo studio radiologico tramite procedura di circolarizzazione verificandone l’avvenuto pagamento».
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