Si starebbe tentando «un colpo di spugna per cancellare il fallimento della Sorical». Il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito non ha dubbi: «Se la Regione compra le quote private il sistema va in tilt». La Regione a guida Lega vorrebbe revocare la liquidazione e rendere interamente pubblico il capitale della società che gestisce le risorse idriche - guidata dal leghista Cataldo Calabretta - che potrebbe così puntare ai fondi del Recovery Plan. «La sensazione - commenta D’Ippolito - è che Spirlì voglia favorire l’opera del suo compagno di partito. La cessione delle quote del socio privato Veolia (ammesso che la banca Depfa che le ha in garanzia accetti) e il saldo dei debiti comporterebbe un’ulteriore spesa per i calabresi e il mancato recupero degli importi degli investimenti non eseguiti. Tutto ciò per riportare in bonis una società decotta e prepararla a dilapidare i fondi del Recovery». L’Aic lo consentirà? «Mi auguro di no», dice il pentastellato, che propone una soluzione: «Mandare a fallimento la decotta Sorical e costituire una nuova società con quote al 100% dei Comuni per la fornitura dell’acqua al dettaglio e la depurazione, lasciando la captazione e la vendita all’ingrosso alla Regione che assorbirebbe il personale ex Sorical».
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