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Truffa a Crotone: lavorava in un internet point in nero e percepiva il reddito di cittadinanza

Nell’ambito delle attività di controllo amministrativo effettuate dalla Questura di Crotone, in particolar modo da personale della Divisione PASI - Squadra Amministrativa, sono stati svolti alcuni accertamenti che hanno consentito di riscontrare una vera e propria truffa perpetrata ai danni dello Stato, da parte di due soggetti.

La truffa

Nello specifico, dopo aver effettuato alcuni controlli amministrativi ex art. 13 legge 689/1981 ad un’attività di internet point del capoluogo, si appurava la presenza di un dipendente che dalle dichiarazioni rilasciate e confermate dal proprio datore di lavoro, riferiva di essere regolarmente assunto.

In realtà i successivi riscontri svolti dal personale della squadra amministrativa consentivano di verificare la presenza del dipendente sul luogo di lavoro in più circostanze e dagli accertamenti incrociati, effettuati tramite gli Uffici competenti dell’Inps e dell’Ispettorato del Lavoro, si poteva appurare come lo stesso svolgeva la propria attività lavorativa pur non risultando regolarmente assunto, come da documentazione fornita anche dal titolare, e che lo stesso dipendente risultava percettore di “reddito di cittadinanza” e “cassa integrazione guadagni”, come noto incompatibili con la posizione giuridica di lavoratore.

Pertanto, al termine delle predette attività, entrambi venivano segnalati alla locale A.G. per i reati previsti e puniti dagli articoli 640 bis c.p. (truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche) ed art. 495 c.p. (falsa attestazione o dichiarazione ad un pubblico ufficiale sull’identità o su qualità personali proprie o di altri).

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