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Migranti, più fondi dall'Europa: il Consiglio bacchetta Italia ed elogia Lampedusa

"È ora che l’Italia cambi radicalmente le politiche migratorie», in particolare per quanto riguarda i salvataggi in mare, le relazioni con le Ong e gli accordi con i Paesi della sponda Sud" esorta la commissaria ai diritti umani del Consiglio d'Europa

«Per mantenere la capacità dell’Unione di rispondere alle pressanti sfide della migrazione, dobbiamo assicurarci di disporre di finanziamenti sufficienti per un sistema efficace di gestione della migrazione e dell’asilo ed essere pronti a situazioni impreviste». Lo scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella lettera inviata ai leader Ue in vista del vertice del 29 e 30 giugno, dove il dossier sarà all’ordine del giorno. Allo stesso modo, evidenzia von der Leyen, la «cooperazione con partner chiave richiede la mobilitazione di livelli di finanziamento adeguati».

«È ora che l’Italia cambi radicalmente le politiche migratorie», in particolare per quanto riguarda i salvataggi in mare, le relazioni con le Ong e gli accordi con i Paesi della sponda Sud. Dice invece la commissaria dei diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic, dopo la visita compiuta in Italia la scorsa settimana. «L'Italia - per la commissaria - non si sta impegnando come dovrebbe nelle operazioni di salvataggio e sta rendendo più difficile questo compito per le Ong». Mijatovic ha anche criticato gli accordi con Paesi come la Libia e la Tunisia.

«L'umanità che i cittadini e il sindaco di Lampedusa mostrano verso i migranti è un esempio per tutti» ha detto ancora la  Mijatovic, rimasta molto colpita dal fatto che nonostante a Lampedusa i cittadini soffrano «svantaggi» e sentano «abbandonati» la maggior parte di loro continui ad accorre per aiutare chi sbarca sull'isola, offra cibo, raccolga vestiti.

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