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Dimensionamento, l'allarme dell'Anp Cosenza: “La Provincia non ha tenuto conto dei sindacati della scuola”

«A seguito del Piano di dimensionamento presentato in data 14 ottobre u.s. l’ANP (Associazione Nazionale dirigenti pubblici e delle alte professionalità della scuola), struttura provinciale di Cosenza, denuncia, con grande rammarico, il mancato rispetto da parte della Provincia di quanto prefigurato nelle Linee guida della Regione Calabria (Allegato A del D.D.G. n. 336 del 21 luglio 2023)». Ad affermarlo è la presidente dell'Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola, Carla Savaglio, che rappresenta la provincia di Cosenza. «Le suddette Linee guida, infatti, assegnano alle Province la competenza di attivare una concertazione territoriale (ex comma 66, art. 1, Legge di bilancio n. 197/2022) attraverso l’organizzazione di specifiche conferenze d’ambito, muovendo dalla consapevolezza che il dimensionamento scolastico e, quindi, la programmazione dell’offerta formativa devono configurarsi come il risultato di un processo condiviso attraverso il coinvolgimento dei Comuni, delle Istituzioni scolastiche e delle organizzazioni sindacali di categoria. Niente di tutto questo: non solo le organizzazioni sindacali della scuola sono state escluse, ma, per quanto è stato dato sapere, l’incontro si è tradotto in una confusa “informazione di facciata” all’interno di una riunione, i cui punti di apertura previsti all’o.d.g investivano argomenti addirittura estranei rispetto alla specifica materia. I dirigenti scolastici, in assenza delle proprie rappresentanze sindacali non convocate, sono stati posti, di fatto, in una posizione di ascolto passivo senza la possibilità di eccepire rispetto a quanto frettolosamente presentato. Di conseguenza, è venuta a mancare l’opportunità di “illustrare specifiche problematiche attinenti ai propri istituti”, né tantomeno è stato possibile esprimere un parere, che, pur non vincolante, risulta configurato come obbligatorio dalle vigenti Linee guida regionali. Si tratta di aspetti sostanziali che rendono caducato l’atto riguardante il dimensionamento, interpretato da molti come frutto di un comportamento autoritativo, scarsamente attento alle procedure previste in materia dal vigente ordinamento. In effetti, l’Ente Provinciale era tenuto ad acquisire le osservazioni delle rappresentanze sindacali, con l’intento di attivare processi concertativi volti a costruire un sistema scolastico in grado di rispondere alle reali esigenze del territorio cosentino, obiettivo che, da quanto si evince dal Piano “preconfezionato”, non appare perseguito. L’auspicio, ora, è che la Provincia di Cosenza, pur nella ristrettezza dei tempi, possa attivarsi con tempestività per recuperare un momento sostanziale di partecipazione democratica ritenuta indispensabile al fine di pervenire alla definizione di un Piano di dimensionamento confacente alle reali peculiarità, esigenze e aspettative territoriali».

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