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L’erosione flagella la ferrovia sul Tirreno Cosentino

Situazione complicata a San Lucido, Paola e Fuscaldo. E la linea dell’Alta Velocità avrà binari nuovi

L’erosione e il dissesto idrogeologico insidiano la ferrovia sul Tirreno cosentino. Il tracciato, prima minacciato dalla caduta di massi da un costone roccioso, è stato messo a dura prova dalle ultime mareggiate.
Le situazioni più gravi emerse a gennaio riguardano Paola (dalla rotatoria lato sud fino alla zona Park Hotel dove la costa è stata seriamente compromessa da moto ondoso e erosione) e Fuscaldo (l’ultima mareggiata ha creato problemi al traffico ferroviario nei pressi della stazione e i massi posti sul litorale non contengono più il moto ondoso). A San Lucido, tra pochi giorni, invece partiranno gli interventi sul costone che a suo tempo aveva destato apprensione e che sovrasta la ferrovia finendo sul lungomare.
In attesa di conoscere l’eventuale nuova progettualità del tracciato tirrenico dell’Alta Velocità, che dovrebbe sorgere quasi in parallelo con l’attuale linea, ci sarà quindi da proteggere l’attuale rettilineo ferrato.
La linea per l’Alta Velocità – in alternativa alla Praia-Tarsia, che non si farà per problemi tecnici – sarà più interna rispetto all'attuale. L’AV da Praia a Paola, quindi, dovrebbe essere una linea nuova, con due binari più a monte rispetto agli esistenti.
Durante il dibattito pubblico di presentazione del progetto Buonabitacolo-Praia è stato chiarito che si stanno facendo approfondimenti per il “lotto 2”, su un tracciato non distante dalla costa tirrenica calabrese.

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