«Entro un termine di quattro mesi» si prevede «di concludere un primo confronto» con gli enti locali «in merito alla determinazione dei criteri per individuare la scarsità della risorsa e ai relativi indirizzi di riordino del settore». È uno dei passaggi della lettera inviata dal governo alla Commissione europea nell’ambito della procedura di infrazione sul dossier balneari.
Il governo ritiene «essenziale» proseguire il lavoro in «una costante e trasparente interlocuzione con la Commissione» e prevede la possibilità di prorogare le concessioni fino a fine 2025 nel caso di «ragioni oggettive».
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