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La Reggina riabbraccia il difensore Adejo dieci anni dopo

Il nigeriano torna dopo a vestire la maglia amaranto con cui ha giocato 172 partite tra Serie B e Coppa Italia. Per 8 stagioni ha militato nel massimo campionato greco. Rafforzerà il pacchetto dei centrali

Un ritorno romantico, ma un acquisto che serviva per ampliare la scelta difensiva di Trocini. Daniel Adejo torna a vestire la maglia della Reggina, a quasi dieci anni dall’ultima volta. Era il 10 maggio del 2014 e al “Granillo” si giocava la sfida con il Brescia in Serie B. Fu l’ultima di 172 apparizioni ufficiali (tra campionato e Coppa Italia,con 3 gol) di un’esperienza iniziata quando era appena maggiorenne.
L’annuncio di un suo ritorno a Reggio Calabria era nell’aria da tempo. Lo si era visto al “Granillo” in occasione del match col San Luca e ora c’è anche l’ufficialità. Il nigeriano, nonché reggino d’adozione, ha scelto di tornare in quella che è la sua casa calcistica e la città a cui si è legato di più in carriera.
Adejo aveva rescisso da pochi giorni il contratto con il Lamia, nella massima serie greca. Ha compiuto 34 anni lo scorso 7 agosto e ha le caratteristiche per essere un rinforzo di primissimo livello in Serie D.
La Reggina, nella stagione 2007-2008, lo aveva acquistato dall’Este dopo un campionato di Serie D, aggregandolo inizialmente alla formazione Primavera. Nei dieci anni lontano da Reggio ha giocato otto stagioni al massimo livello in Grecia, intervallate solo da un anno e mezzo in B al Vicenza (da febbraio 2016 a giugno 2017). In terra ellenica ha indossato le maglie di Kalloni, Kerkyra e Lamia. Negli ultimi mesi era ai margini del progetto tecnico della sua ultima squadra.
Il suo ritorno si inserisce nello stesso solco che ha portato la società a creare una rosa dove i tratti di “regginità” di tanti calciatori sono ben marcati. Lui, che è un classe ‘89, ritrova il capitano Nino Barillà (un anno più grande di lui) con cui ha condiviso tante battaglie in Primavera ed in prima squadra. Barillà forse non lo ringrazierà mai abbastanza per avergli fornito l’assist per il suo primo gol in Serie A: segnato a Buffon il 26 aprile 2009, alla Juventus e sotto la Curva Sud del “Granillo”. Probabilmente il massimo per un ragazzo di Reggio Calabria.
Quell’azione, innescata da Ceravolo per un’azione tutta “made in Sant’Agata”, vide Adejo regalare un perfetto cross sul secondo palo a Barillà. Giocava ancora a destra, prima di specializzarsi come centrale.
Per tutti i reggini (di nascita o acquisiti) l’obiettivo è lo stesso: essere tornati da dove si è partiti e riportare la Reggio Calabria calcistica quantomeno tra i professionisti. In attesa che fuori dal campo si completino anche altre dinamiche, tra cui il ritorno del nome storico anche sulle carte ufficiali.
Il calciatore nigeriano va a rafforzare una batteria di centrali che comprende già Girasole, Ingegneri e Kremenovic e dopo la partenza di Aquino aveva visto ridursi a tre sole opzioni per due maglie. Adesso sarà più semplice ovviare ad eventuali squalifiche o acciacchi che, nella seconda parte del campionato, sono un fatto quasi fisiologico. Adejo indosserà la maglia numero 2, la stessa che lo ha sempre contraddistinto in amaranto.

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