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Incidenti sul lavoro: operaio 45enne morto a Genova, tre feriti in Trentino

Un operaio di circa 45 anni è morto nel primo pomeriggio dopo essere caduto da oltre tre metri in via Carpenara, a Genova Pegli. Ancora da chiarire le cause dell’infortunio mortale. Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorsi del 118, con l’automedica, ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare. Le indagini sono in mano agli ispettori della Asl3 e alla polizia.

Tre operai sono invece rimasti feriti in un incidente sul lavoro che si è verificato poco prima delle tre di questa mattina nel cantiere della galleria Passo San Giovanni-Cretaccio, nell’Alto Garda, in Trentino. Due dei feriti hanno 48 anni, uno 38. Secondo le prime informazioni gli operai sarebbero caduti da sei metri di altezza da una piattaforma elevatrice dove si trovavano per lavorare alla volta della galleria. Durante le operazioni, forse a causa di una manovra errata o di un problema meccanico, la navicella si è ribaltata. La pm di turno, Viviana Del Tedesco, ha posto l’attrezzatura sotto sequestro probatorio. Due operai, il 38enne e uno dei 48enni, sono stati portati all’ospedale Santa Chiara di Trento con l’elicottero sanitario. Il 48enne si trova ora in rianimazione, mentre il 38enne non è in gravi condizioni: è ricoverato nel reparto di ortopedia, con una prognosi di 30 giorni. Il terzo operaio, anche lui di 48 anni, è stato portato inizialmente all’ospedale di Rovereto ed è stato poi trasferito al Santa Chiara, sempre in elicottero. Anche lui è ricoverato in rianimazione. Sul posto gli ispettori dell’Uopsal e i carabinieri di Riva del Garda, che stanno portando avanti i rilievi sul luogo dell’incidente. Insieme a loro, il personale sanitario con l'elisoccorso e i vigili del fuoco di Riva del Garda e di Arco. «L'incidente della scorsa notte nel cantiere del tunnel Loppio-Busa rappresenta un forte campanello d’allarme sulla sicurezza dei lavoratori edili, visto il ripetersi di incidenti nel territorio, anche mortali. Sottovalutare questo allarme sarebbe un errore gravissimo; ecco perché tutte le parti sociali, le istituzioni, le imprese e noi sindacato, dobbiamo fare sinergia per frenare questa inaccettabile scia di sangue», ha dichiarato Salvatore Teresi, segretario generale della Filca-Cisl Trentino.

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