Che si sarebbe andati incontro a 25 giorni di disagi, (ulteriori disagi), gli utenti della tratta Rometta-Messina lo hanno intuito non appena il Cas ha comunicato il provvedimento di chiusura. Ma a questi adesso si aggiunge il malumore di chi, oltre ai disagi, in questi 25 giorni, subirà anche dei danni economici. Sono gli operatori del comparto risto-ricreativo di una vasta porzione della riviera tirrenica che, soprattutto nella stagione estiva, sono soliti accogliere clienti che arrivano in gran numero dalla città. Immaginate a tutti quei messinesi che di sera si spostano verso i locali di Milazzo, Venetico, Spadafora, Villafranca, Rodia o San Saba. Diventa difficile, se non impossibile, rientrare in città prima che alle 22 scatti la chiusura dell’autostrada da Rometta verso Messina. Quanti, dopo aver trascorso una serata in queste zone, sono disposti a percorrere sulla la SS113 costiera per poi imbattersi nella movida cittadina una volta giunti sulla litoranea? E quanti, dopo cena, se la sentono di percorrere le strade dei Colli per rientrare in città. Già ieri sera, i gestori dei locali si sono accorti di questo effetto negativo e temono che nelle prossime serate non potrà che aumentare. Ma il rischio che diminuisca il volume d’affari per quasi tutto il mese di luglio è dato anche dal fatto che difficilmente si possa accettare un invito da amici che nel periodo estivo risiedono nei centri della tirrenica. Allarmati sono anche i gestori di quei locali che vendono cibo da asporto come rustici e prodotti da forno tanto gettonati durante le sere d’estate. Non può essere una soluzione la deroga concessa solo per la serata di domenica, con lo slittamento della chiusura dalle 22 alle 24. Semmai questo provvedimento sarebbe tornato più utile per la serata del sabato, quando solitamente si sta fuori fino a tardi dal momento che il giorno dopo non è lavorativo. Magari l’intero fine settimana potrebbe essere una discreta soluzione, dal momento che ormai si è sul punto di arrivo e questa benedetta autostrada si deve pur completare. Dopotutto, questa, è soltanto la tredicesima estate consecutiva caratterizzata dai disagi. Ma il danno economico è un’altra cosa.
Così i sindaci di Villafranca e Rometta
In merito a questo problema scrivono su Facebook l'ex e l'attuale sindaco di Villafranca, Pietro La Tona e Giuseppe Cavallaro, e il neo primo cittadino di Rometta Nino Cirino. Il testo integrale
Da ieri sera alle 22 e fino alle 6 di mattina il tratto autostradale Rometta- Messina viene chiuso per consentire il completamento dei lavori del viadotto Ritiro che ci assillano da tantissimi anni. L’idea geniale è che di notte si creano meno disagi. Le comunità di Villafranca, Saponara, Rometta, Spadafora, Venetico ecc, con le loro attività turistiche ed economiche non sono tenute in considerazione. Tutti quelli che da Messina vorrebbero venire nei negozi, nei pub, nei bar, nei ristoranti di questi paesi non ci verranno per tutto il mese di luglio per evitare di dover tornare a casa utilizzando la litoranea o la strada collinare, lunghe, buie e pericolose. Tutti quelli che lavorano in questi locali dovranno utilizzare queste arterie o aspettare le 6 del mattino successivo. Ovviamente nessuno discute. L importanza dei lavori con la connessa speranza di far tornare alla normalità un tratto autostradale martoriato da anni, ma perché non fare questi lavori a settembre o ottobre quando i turisti e i vacanzieri saranno ritornati alle proprie abitazioni? I Sindaci di queste comunità sono stati interpellati? Una forte protesta politica sarebbe il modo giusto per rappresentare tutti quei cittadini che aspettano L estate per trascorrere dei momenti sereni e soprattutto tutti quelli che aspettano questo periodo per ottenere qualche minimo riscontro economico per le loro attività produttive in difficoltà.
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