«Non aveva buoni rapporti con la madre, li sentivo litigare tanto, anche alle tre e alle quattro di notte». A dirlo è un vicino di casa di Moussa Sangare, 31enne fermato la notte scorsa per l’omicidio di Sharon Verzeni. Cresciuto a Suisio, Sangare ha anche giocato nella locale squadra di calcio per poi iniziare la sua carriera da cantante con una partecipazione a X Factor, dove è stato subito eliminato, per poi andare negli Stati Uniti: «Da quando era tornato dall’America, era diventato diverso, da casa sua si sentivano spesso litigi», racconta un vicino di casa. «Quattro o cinque mesi fa aveva dato fuoco alla casa - racconta un altro vicino - Si faceva qua, si faceva in piazza. Avevo l’intuizione che prima o poi sarebbe successo qualcosa». Un’altra vicina di casa ha ricordato invece che «qualche mese fa erano intervenuti i carabinieri» perché «aveva menato la sorella». L’omicidio di Sharon «è stato uno shock. Io ho una bambina piccola - ha detto -, abbiamo paura». I vicini riferiscono ai cronisti di non sapere nemmeno che Moussa avesse una bicicletta, quella con cui si sarebbe dato alla fuga lungo via Castegnate dopo aver colpito la 33enne con quattro fendenti.
I rapporti con il rapper
Con il nome d’arte di Moses Sangare il killer reo confesso di Sharon Verzeni, Moussa Sangare, ha collaborato in due singoli con i rapper Izi ed Erba. Il cosiddetto featuring riguarda i brani «Scusa» e «Fenomeno» incisi dai rispettivi cantanti nel 2016.
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