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Calcio e sommesse, si aggrava la posizione di Tonali: “Ha puntato anche sul Milan”. Cosa rischia il centrocampista del Newcastle

Tonali lancia il Milan

Tonali ha ammesso di aver scommesso anche sul Milan. A riferirlo è la "Gazzetta dello Sport". Nell'interrogatorio di ieri presso la Procura di Torino, che è durato circa tre ore, il centrocampista del Newcastle ha ammesso di aver scommesso sul calcio e in particolare sulle partite del Milan. Questo comportamento potrebbe configurare un reato di illecito sportivo, in base all'articolo 30 del relativo codice, che vieta il compimento di atti volti a influenzare l'andamento o l'esito di una competizione sportiva. È importante notare che Tonali avrebbe scommesso sul Milan, ma non sembra che abbia scommesso sulle partite in cui ha effettivamente partecipato, quindi non si ritiene che abbia alterato le proprie prestazioni in campo.

L'articolo specifico che è oggetto di contestazione è l'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, che impone sanzioni ai giocatori che scommettono sul calcio, con una pena minima di 3 anni. Il fatto che Tonali abbia scommesso sul Milan rappresenta un'aggravante nella situazione. Tonali sembra essere disposto a seguire un percorso simile a quello di Fagioli, cercando di raggiungere un accordo con la Procura in tempi brevi.

Tuttavia, ci sono alcune differenze da considerare. In primo luogo, se le accuse dovessero essere confermate, la pena iniziale richiesta dalla Procura potrebbe essere di 3 anni e mezzo o 4 anni, ma questa pena sarebbe automaticamente ridotta del 50% mediante un accordo di patteggiamento pre-deferimento. Poiché Tonali ha collaborato con le autorità, potrebbe essere ipotizzata una squalifica di 12 mesi dal calcio e 6 mesi di sanzioni alternative, simili a quanto è stato fatto per il giocatore juventino coinvolto, specialmente considerando che Tonali ha dichiarato di essere affetto da ludopatia.

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