
Milan-Udinese 0-1
MARCATORE:
MILAN (4-4-2): Maignan 6.5; Calabria 5.5, Thiaw 6, Tomori 6, Florenzi 5.5; Musah 5.5 (37' st Romero sv), Krunic 5 (1' st Adli 5.5), Reijnders 5 (22' st Loftus-Cheek 6), Leao 5.5; Giroud 5, Jovic 5 (1' st Okafor 5). In panchina: Mirante, Nava, Simic, Bartesaghi, Jimenez, Pobega. Allenatore: Pioli 5
UDINESE (3-5-1-1): Silvestri 7.5; Perez 6.5, Dijol 7, Kabasele 7; Ebosele 7 (39' st Ferreira sv), Samardzic 6.5 (33' st Thauvin sv), Walace 6.5, Payero 6.5 (27' st Lovric 6), Zemura 6.5 (39' st Kamara sv); Pereyra 7; Success 6.5 (39' st Lucca sv). In panchina: Okoye, Padelli, Guessand, Tikvic, Masina, Quina, Camara, Zarraga, Aké, Pafundi. Allenatore: Cioffi 7
ARBITRO: Sacchi di Macerata 5.5 RETI: 18' st Pereyra (rig).
NOTE: serata piovosa, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Krunic, Perez, Kabasele. Angoli 11-5. Recupero 1' pt, 7' +1' st.
Un Milan sotto tono e ridotto ai minimi termini causa infortuni, privo anche di Hernandez a poche ore dal fischio d’inizio, cade a sorpresa in casa contro una buona Udinese per 1-0. A decidere il match è un rigore di Pereyra nella ripresa. Per il Milan arriva una sconfitta pesante che lo fa scivolare al terzo posto a -6 dalla capolista Inter. Può invece far festa l'Udinese, che sale a quota 10 uscendo momentaneamente dalla zona retrocessione. La prima chance è per gli ospiti e arriva al 9', quando Pereyra calcia alle stelle da ottima posizione sprecando un regalo involontario di Florenzi. I rossoneri si vedono per la prima volta al 25', quando Calabria si inserisce bene tra le linee, riceve palla e va al tiro da fuori dai 20 metri ma Silvestri è attento e devia in corner. Al 34' è Musah a provarci dalla distanza con il sinistro, trovando Silvestri ancora pronto alla parata in tuffo. Sarà l’ultima occasione di un primo tempo povero di emozioni. Al 2' della ripresa, i friulani si rendono pericolosi quando Kabasele manda alto a pochi passi dalla porta senza sfruttare una spizzata aerea di Success da azione d’angolo. Sul capovolgimento di fronte, Reijnders si inserisce bene in area favorito da Giroud, ma l’olandese calcia fuori provando uno scavetto da posizione defilata. La svolta arriva al quarto d’ora, quando Ebosele entra in area di rigore e viene atterrato da Adli. Il contatto sembra minimo, ma l’arbitro assegna il rigore e non viene corretto dal Var. Dal dischetto si presenta Pereyra che spiazza Maignan portando in vantaggio gli uomini di Cioffi. Al 25' ci vuole una bella parata di Maignan per evitare il 2-0 su un colpo di testa ravvicinato di Success. La banda di Pioli non reagisce fino al 90', quando Silvestri firma una parata da tre punti quando toglie di fatto dalla porta un’incornata ravvicinata di Giroud. In pieno recupero, il portiere ospite alza sopra la traversa un destro dalla lunga distanza di Florenzi. L’ultima occasione arriva a pochi istanti dalla conclusione, quando Leao calcia di poco alto da fuori area.
Atalanta-Inter 1-2
MARCATORI: 40'pt Calhanoglu (rig), 12'st Lautaro, 16'st Scamacca.
ATALANTA (3-4-3): Musso 5.5; Scalvini 5.5 (17'st Toloi 6), Djimsiti 6, Kolasinac 6 (10'st Pasalic 6); Zappacosta 6 (10'st Hateboer 6), Ederson 5, De Roon 5.5, Ruggeri 6; Koopmeiners 6 (35'st De Ketelaere 6), Scamacca 6.5, Lookman 6.5 (35'st Lookman 6). In panchina: Carnesecchi, Rossi, Holm, Bakker, Zortea, Adopo, Bonfanti, Miranchuk. Allenatore: Gasperini 6.
INTER (3-5-2): Sommer 7; Pavard 6.5 (33'pt Darmian 6), De Vrij 6, Acerbi 6; Dumfries 5.5, Barella 6, Calhanoglu 7 (41'st Asllani sv), Mkhitaryan 6.5 (25'st Frattesi 6), Dimarco 5 (25'st Carlos Augusto 6); Thuram 6, Lautaro 7 (41'st Sanchez sv). In panchina: Di Gennaro, Audero, Sensi, Klaassen, Bisseck, Agoume, Bastoni. Allenatore: Inzaghi 7.
ARBITRO: Sozza di Seregno 5.
NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 14.945. Espulsi: 47'st Toloi per doppia ammonizione. Ammoniti: De Roon, Kolasinac, Gasperini, Dumfries. Angoli: 6-1. Recupero: 7'pt, 7'st.
Con una grande prova di forza l’Inter si aggiudica il big match dell’undicesima giornata di Serie A, battendo a domicilio l’Atalanta fin qui mai sconfitta in casa (senza subire neanche un gol). Al Gewiss Stadium finisce 2-1 grazie al calcio di rigore di Calhanoglu e al sigillo di Lautaro Martinez (12 centro in campionato), mentre a nulla serve il lampo bergamasco di Scamacca. La squadra di Simone Inzaghi consolida così la leadership della classifica raggiungendo i 28 punti (momentaneo +5 sulla Juve), mentre gli uomini di Giampiero Gasperini, in inferiorità numerica negli ultimi minuti per il doppio giallo a Toloi, tornano a perdere dopo due successi in fila restando inchiodati a quota 19. In un primo tempo molto chiuso e privo di grandi emozioni, sono inizialmente i padroni di casa a tenere maggiormente in mano il pallino del gioco, costruendo la prima vera occasione al 21': Zappacosta crossa da destra, la palla si alza a campanile e Ruggeri tenta un mancino al volo che si spegne sul fondo. Con il passare dei minuti prende campo anche la formazione ospite e al 38' trova l’episodio per sbloccare: Calhanoglu serve in profondità Darmian (entrato da poco al posto dell’infortunato Pavard), il difensore interista anticipa Musso che lo travolge in uscita e commette fallo da rigore. Dal dischetto va lo stesso Calhanoglu che firma l’1-0.
Nella ripresa la squadra di Inzaghi parte con più convinzione e al 50' sfiora il raddoppio con un siluro di Dimarco che si spegne a lato di pochissimo, poi qualche istante più tardi viene annullato un gol a Lautaro per una posizione di fuorigioco sul tentativo di conclusione di Acerbi. L’argentino non demorde e si rifà con gli interessi al 57', trovando il 2-0 dell’Inter con uno splendido destro a giro quasi dal vertice dell’area di rigore. Passano però quattro giri d’orologio e l’Atalanta la riapre con una zampata di Scamacca, che si fa trovare pronto sull'assist di Lookman dopo una sanguinosa palla persa da Dimarco. I bergamaschi riprendono coraggio e impensieriscono nuovamente gli avversari, provandoci con Lookman prima e Scamacca poi, entrambi neutralizzati da un attento Sommer. Dall’altra parte invece è Musso ad evitare che Dumfries metta il punto esclamativo sul successo interista, parandogli una conclusione praticamente a tu per tu. Nel finale non succede più nulla, da segnalare solo il doppio giallo sventolato a Toloi che costringe l’Atalanta a chiudere anche in inferiorità numerica.
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