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Massimo Moratti: "19 scudetti per l'Inter? Saremmo già a 25 senza tutto quello che sappiamo"

Massimo Moratti

«Cosa rispondo a chi parla di 19 scudetti? Che senza tutto quello che sappiamo saremmo già a quota 25": lo ha detto Massimo Moratti in un’intervista alla Gazzetta dello Sport all’indomani della conquista del 20mo tricolore da parte dell’Inter, rispondendo a una domanda sulle frecciate di tifosi rivali per il titolo vinto a tavolino nel 2006 per Calciopoli. «Essendo una somma di scudetti, mi fa piacere aver contribuito», ha osservato l’ex patron nerazzurro «La prima stella è arrivata in un momento di grandi vittorie, in quei giorni avevamo vinto da pochi mesi l’Intercontinentale e perso la semifinale di coppa campioni contro il Real Madrid. Alzare trofei insomma era abbastanza un’abitudine, anche se resta un’emozione meravigliosa», ha raccontato Moratti.

Dalla prima alla seconda stella sono passati 58 anni, ma l’ex presidente nerazzurro ribadisce il concetto: «Vero che al tempo eravamo i più forti, ma ci sono sempre dei cicli e vincere altri dieci scudetti non è facile. Se poi non ci fosse stata la Juve ci saremmo arrivati prima». «Per come sta in campo, questa Inter è abbastanza unica. Ti diverte sempre, non regala un calcio lento e noioso come fanno altre», ha sottolineato Moratti. Sui singoli nota di merito per Barella ("forse anche perchè è il primo che viene in mente, essendo ovunque in campo") ma a suo avviso lo scudetto «è davvero di tutti, di Dimarco che è l’interismo fatto persona, di Calhanoglu e Mkhitaryan che hanno fatto una stagione stupenda, di Lautaro che è una forza della natura».

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