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Con l'Udinese decide Cristante, la Roma fa un passo verso la Champions

Cristante svetta su tutti e manda in Paradiso i suoi spalancando ai corregionali le porte dell’Inferno

All’ultimo respiro la Roma conquista i tre punti a Udine facendo un balzo fondamentale per raggiungere un posto in Champions e gettando nel baratro l'Udinese che vede lo spettro della retrocessione avvicinarsi sempre più. E’ un colpo di testa del friulano Cristante - è di Casarsa -, a 20 secondi dallo scadere del recupero, a mandare in visibilio De Rossi, che entra in campo ad abbracciare tutti i suoi calciatori. Cannavaro resta impietrito di fronte alla propria panchina: mai si sarebbe atteso una simile doccia gelata. L’abbraccio con il suo compagno campione del mondo di inizio gara resta l’ultima consolazione della serata.

UDINESE (3-5-1-1): Okoye 6; Perez 5.5 (46'st Kabasele sv), Bijol 6, Kristensen 6.5; Ferreira 6, Samardzic 5.5, Walace 6, Payero 6, Zemura 6.5; Pereyra 6; Lucca 6. In panchina: Silvestri, Padelli, Festy, Zarraga, Success, Davis, Tikvic, Brenner. Allenatore: Cannavaro 5.5.

ROMA (3-4-2-1): Svilar 6.5; Mancini 6, Smalling 6 (43'st Llorente sv), Angelino 6; Karsdorp 5.5 (49'st El Shaarawy sv), Cristante 7, Pellegrini 6, Spinazzola 6; Dybala 6.5, Azmoun 6; Abraham 5.5. In panchina: Rui Patricio, Boer, Paredes, Celik, Sanches, Baldanzi, Kristensen, Bove, Zalewski. Allenatore: De Rossi 6.

ARBITRO: Pairetto di Torino 6.

RETI: 23'pt Pereyra, 19'st Lukaku, 50'st Cristante.

NOTE: Serata serena, terreno di gioco in buone condizioni. La gara, sospesa lo scorso 14 aprile per il malore di Ndicka, è stata ripresa dal minuto 27'st. Ammoniti: Kamara, Bijol, Payero, Baldanzi, Karsdorp. Angoli: 4-8. Recupero: 1', 4'.

Il pallone d’oro 2006 ripropone la medesima formazione che era in campo in quel famigerato 72' quando N'Dicka si accasciò tendendosi il petto, mentre De Rossi rivoluziona l’assetto con ben sei cambi, sfruttando appieno la regola che consente di utilizzare a piacimento la rosa, salvo i giocatori già sostituti nello spezzone disputato. Deve però fare a meno del bomber Lukaku, che non ha ancora recuperato dall’infortunio. Si riparte dall’1-1 di dieci giorni fa. I friulani erano andati in vantaggio al 23' del primo tempo grazie a un gentile omaggio di Huijsen: l’olandese, tutto solo, si era intestardito a palleggiare di testa, da ultimo uomo, appena dentro la propria metà campo. Capitan Pereyra non aveva abboccato e, dopo aver rubato la sfera, si era involato solitario verso la porta: giunto a tu per tu con Svilar, lo aveva battuto con uno scavetto. Il pari era arrivato al 19' della ripresa grazie a Lukaku che, su cross perfetto di Cristante, aveva preso il tempo ai centrali e insaccato di testa di prepotenza. Contrariamente alle attese i primi minuti sono di studio: l'Udinese sembra più prudente, mentre la Roma appare determinata a cercare la vittoria per consolidare il piazzamento in zona Champions. Ma la pressione non sortisce occasioni. Ci vogliono quasi dieci minuti perché i bianconeri varchino la propria metà campo. E’ quando lo fanno, al 37', vanno a un passo dal vantaggio: sugli sviluppi di una punizione, Lucca si libera sulla sinistra e lascia partire un diagonale su cui Svilar si supera mettendo in angolo.

I giallorossi non ci stanno e rialzano il baricentro. Al 40' Perez si addormenta con la palla tra i piedi e se la fa rapinare da Azmoun: la fiondata dal limite chiede a Okoye un super riflesso per evitare di capitolare. Nel primo minuto di recupero prosegue la saga degli orrori nella retroguardia di casa: Bijol pasticcia e la sfera giunge a Dybala, che rientra sull'interno ma perde l’attimo, sprecando una ghiotta occasione. Il pressing degli ospiti è asfissiante e De Rossi getta nella mischia anche El Shaarawy per cercare il colpo del ko, che Pellegrini sfiora con una conclusione deviata a lato di un soffio. Sul corner conseguente, Cristante svetta su tutti e manda in Paradiso i suoi spalancando ai corregionali le porte dell’Inferno

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