Pazzo Napoli: rimonta il Parma grazie a Lukaku, Anguissa e... Del Prato in porta. Leao entra e salva Fonseca
NAPOLI-PARMA 2-1
MARCATORI: 19'pt Bonny (rig), 47'st Lukaku, 51'st Anguissa. NAPOLI (3-4-2-1): Meret 5.5; Di Lorenzo 6, Rrahmani 6, Buongiorno 6.5; Mazzocchi 6 (34'st Simeone 6), Anguissa 6, Lobotka 6, Olivera 5.5 (1'st Spinazzola 6.5); Politano 6 (25'st David Neres 6), Kvaratskhelia 6.5; Raspadori 5.5 (17'st Lukaku 6.5). In panchina: Contini, Caprile, Juan Jesus, Rafa Marin, Zerbin, Ngonge. Allenatore: Conte. PARMA (4-2-3-1): Suzuki 5; Coulibaly 5.5, Balogh 6 (28'st Osorio 5.5), Circati 6, Valeri sv (7'pt Delprato 6); Sohm 6, Bernabé 6.5; Man 6, Kowalski 5.5 (13'st Almqvist 6), Mihaila 5.5 (28'st Charpentier 6); Bonny 6.5 (13'st Cancellieri 6). In panchina: Chichizola, Corvi, Hainaut, Camara, Cyprien, Leoni, Haj Mohamed, Mikolajewski. Allenatore: Pecchia. ARBITRO: Tremolada di Monza 6. NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Espulso Suzuki al 30'st per doppia ammonizione (in porta Delprato). Ammoniti: Anguissa, Lobotka, Mihaila, Delprato. Angoli 6-3. Recupero: 4', 15'. Una vittoria al cardiopalma, con due reti nel recupero in una gara che dura 105 minuti. Una vittoria arrivata con l’avversario in dieci, senza portiere dal 75' per l’espulsione di Suzuki, e con la rete dell’1-1 siglata dal suo pupillo. Antonio Conte esulta per il secondo successo stagionale del Napoli ma, anche e soprattutto, esulta per il gol al debutto di Romelu Lukaku: è 2-1 sul Parma. Il match sembra iniziare nel migliore dei modi per il Napoli: Kvaratskhelia sfiora il vantaggio e Pecchia perde Valeri, importante arma difensiva. Da qui in poi però risalgono di tono i ducali, che mettono in mostra quelle caratteristiche offensive che si erano già viste contro Milan e Fiorentina. Man e Mihaila fanno impazzire Olivera, che non li prende mai, e il secondo sfiora il vantaggio. Occasione anche per Kowalski, classe 2005 che sostituisce Estevez ed è la scommessa del Parma, e palo per Bonny. Domina il Parma dunque, e al 19' ecco la rete: Meret stende Bonny, che si prende il pallone e trasforma il calcio di rigore. La reazione del Napoli è affidata al solo Kvara, che ingaggia un duello personale col portiere: la spunta in due occasioni Suzuki e al riposo è 1-0, con Bernabé a sfiorare il bis. Nella ripresa Conte si gioca la carta Spinazzola e i suoi schiacciano il Parma, che non esce più e commette un errore, sostituendo Bonny per arroccarsi in difesa. Conte mette dentro anche Lukaku al 62' e ha un assist inatteso: uscita folle di Suzuki, che travolge David Neres e viene espulso per doppia ammonizione al 75'. In porta va Delprato, che le prova tutte per difendere il risultato, ma capitola nel recupero. Lukaku pareggia al 92' con un tocco dall’interno dell’area, che piega le mani al portiere improvvisato e vale la sua prima rete col Napoli e al Maradona, poi il bis di Anguissa: cross di Neres e stacco imperioso del camerunense, è 2-1 al 96'. Nel maxi-recupero di un quarto d’ora c'è spazio anche per il Parma, che col cuore va vicino al pari: Meret salva su Almqvist, poi di Lorenzo sfiora l'autorete. Esulta Conte, che sale a 6 punti con Lukaku decisivo. Il miglior messaggio possibile per la tifoseria del Napoli e per Osimhen, da oggi fuori lista e virtualmente fuori rosa.
LAZIO-MILAN 2-2
MARCATORI: 8'pt Pavlovic, 17'st Castellanos, 21'st Dia, 27'st Leao.. LAZIO (4-4-2): Provedel 5; Lazzari 5.5 (1'st Marusic 6), Patric 6, Romagnoli 6.5, Tavares 7.5 (45'st Hysaj sv); Tchaouna 5.5 (1'st Isaksen 7), Guendouzi 6.5, Rovella 7, Zaccagni 6; Dia 7 (36'st Dele Bashiru sv), Castellanos 7 (42'st Noslin sv). In panchina: Mandas, Furlanetto, Vecino, Castrovilli, Pedro. Allenatore: Baroni 6.5. MILAN (4-2-3-1): Maignan 5.5; Emerson Royal 5.5 (25'st Theo Hernandez 6.5), Tomori 6, Pavlovic 6.5, Terracciano 6; Fofana 6, Reijnders 6 (25'st Musah 6); Chukwueze 6 (25'st Leao 7), Loftus-Cheek 6, Pulisic 6; Okafor 6 (26'st Abraham 6.5). In panchina: Raveyre, Torriani, Calabria, Bartesaghi, Gabbia, Zeroli, Camarda, Cuenca. Allenatore: Fonseca 5. ARBITRO: Massa di Imperia 6. NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Fofana, Rovella, Zaccagni, Patric, Terracciano, Guendouzi. Angoli: 5-6. Recupero: 2' pt, 5' st. All’Olimpico Lazio e Milan non vanno oltre il 2-2 e si presentano alla sosta rispettivamente con 4 e 2 punti in classifica. È Pavlovic ad aprire le marcature, ma la Lazio rimonta con Castellanos e Dia, prima del pareggio di Leao, partito dalla panchina insieme a Theo Hernandez. La scelta di Fonseca è coraggiosa visto che il portoghese è il giocatore che nelle prime due giornate ha creato più occasioni per i compagni (sette), giocato più palloni in area avversaria (22) e tentato più tiri totali (11). C'è spazio quindi per Terracciano e Chukwueze, mentre i nuovi acquisti Fofana ed Emerson Royal fanno il loro esordio da titolari in rossonero. Un Milan tutto nuovo che dopo tre minuti rischia però di subire gol: Castellanos combina con Dia che entra in area e anticipa Maignan, ma Pavlovic in scivolata salva sulla linea. Il nuovo difensore rossonero è ancora protagonista all’8', ma stavolta in area avversaria dove, sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Pulisic, anticipa di testa Provedel e realizza l’1-0. All’intervallo Baroni si gioca due cambi che lasciano intendere l'idea del tecnico su cosa non abbia funzionato nel primo tempo: fuori gli interpreti della corsia di destra, Lazzari e Tchaouna, dentro Marusic e Isaksen. (ITALPRESS) - (SEGUE). I gol della rimonta laziale però arrivano tutti da sinistra. Al 62' Dia premia la sovrapposizione di Nuno Tavares, che crossa al centro per la volee vincente di Castellanos. Al 66' ancora Nuno Tavares protagonista: l’esterno sfonda sulla fascia e serve una palla d’oro per il tocco in rete di Dia. Al 70' Fonseca si gioca quattro cambi: dentro Musah, il nuovo acquisto Abraham e soprattutto Theo Hernandez e Leao. Sostituzioni azzeccate. Due minuti dopo Hernandez e Abraham rifiniscono la ripartenza che porta Leao al tiro: il portoghese in area sposta la palla sul destro e buca Provedel. Il cooling break (con Theo e Leao in disparte) precede un’occasione da gol di Zaccagni, murato sul più bello da Maignan. I ritmi però sono bassi, la fatica si fa sentire. L’ultima chance ce l’ha Abraham, ma Provedel è attento. La Lazio sale a quota 4, il Milan chiude il primo mini ciclo senza vittorie.