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Un altro Maldini in azzurro: Daniel, terza generazione di campioni

A oltre 22 anni di distanza dall’ultima presenza di papà Paolo Maldini (18 giugno 2002) e 61 anni dopo nonno Cesare Maldini, un Maldini torna a indossare la maglia azzurra: si tratta di Daniel Maldini, attaccante del Monza, che figura tra i 23 convocati del ct azzurro, Luciano Spalletti, per i due impegni di Nations League con Belgio e Israele. Maldini junior non è l’unica novità delle convocazioni di Spalletti, che ha chiamato per la prima volta in azzurro anche il portiere della Juventus Michele Di Gregorio, il difensore del Milan Matteo Gabbia e il centrocampista della Roma Niccolò Pisilli.

Daniel Maldini aveva collezionato in precedenza tre presenze con la Nazionale Under 20, due con l’Under 19 e due con l’Under 18. Una scelta, quella del commissario tecnico, giustificata dal rendimento del classe 2001, passato dall’essere una bella promessa a una solida realtà di un movimento che necessita di forze fresche per dare vita a una nuova generazione vincente. La sua convocazione è in qualche modo storica, essendo l’attaccante la terza generazione della famiglia Maldini a meritarsi la chiamata nella nazionale maggiore, dove il nonno, come giocatore e anche come commissario tecnico, e il padre sono stati protagonisti.

Dopo i successi in trasferta contro i vicecampioni del mondo della Francia e Israele, la Nazionale riprende il cammino in Nations League con le prime due gare casalinghe della stagione: giovedì 10 ottobre (ore 20.45, diretta su Rai 1) allo Stadio Olimpico di Roma affronterà il Belgio, mentre lunedì 14 ottobre (ore 20.45, diretta su Rai 1) lo Stadio Friuli di Udine farà da cornice al secondo confronto con Israele. L’obiettivo è confermarsi in testa alla classifica e ipotecare con altre due vittorie la qualificazione ai quarti di finale.

La Nazionale si radunerà domenica a Coverciano e nel pomeriggio di mercoledì 9 ottobre si trasferirà a Roma per rientrare nella notte di giovedì al Centro Tecnico Federale. Domenica il trasferimento a Udine, alla vigilia della gara con Israele. Per Spalletti, un viaggio al contrario rispetto a quello fatto nel 2005, quando si trasferì dall’Udinese alla Roma, due esperienze intense nella sua carriera da allenatore.

Chi è Daniel Maldini: l'erede di una dinastia calcistica che guarda al futuro

A soli 22 anni, Daniel Maldini ha già scolpito il suo nome nella storia del calcio, portando avanti l'eredità di una delle famiglie più leggendarie del pallone italiano. Nato l'11 ottobre 2001 a Milano, Daniel è il figlio di Paolo Maldini, l'ex capitano e simbolo del Milan, e nipote di Cesare Maldini, altra icona rossonera. La pressione di un cognome così pesante non sembra averlo fermato; anzi, Daniel ha dimostrato di possedere talento e determinazione per brillare di luce propria.

Fin dai primi passi nel settore giovanile del Milan, Daniel si è distinto per le sue abilità tecniche e la capacità di interpretare il gioco. Nato come trequartista, si è adattato a diversi ruoli offensivi grazie alla sua ottima visione di gioco e alla facilità nel dribbling. La sua polivalenza lo rende una risorsa preziosa, capace di agire come mezzala offensiva, seconda punta o centrocampista avanzato. È stato proprio Filippo Galli, che lo ha allenato nelle giovanili, a sottolineare il suo potenziale, elogiando la sua capacità di "vedere il calcio" come pochi.

Gli esordi nel Milan e l'esperienza in prestito

Il debutto di Daniel in prima squadra avviene il 2 febbraio 2020, quando, a 18 anni, entra in campo contro il Verona. Da quel momento, Maldini inizia a collezionare esperienze preziose, tra cui il debutto in Champions League contro il Liverpool e la sua prima rete in Serie A, siglata contro lo Spezia nel settembre 2021. Conclude la stagione 2021-2022 vincendo lo scudetto, un successo che lo rende il terzo membro della sua famiglia a trionfare con il Milan.

Per crescere ulteriormente, Daniel viene ceduto in prestito prima allo Spezia, dove segna contro il Milan, e poi all'Empoli, esperienze che gli permettono di maturare e dimostrare il suo valore in squadre meno blasonate, ma competitive.

La nuova avventura al Monza

Nel gennaio 2024, Daniel approda al Monza, dove trova spazio e continuità. Dopo un breve periodo in prestito, la società brianzola decide di puntare su di lui, acquistandolo a titolo definitivo nell'estate del 2024. Maldini ha già ripagato la fiducia del club con prestazioni convincenti e gol importanti, dimostrando di essere pronto per una nuova fase della sua carriera.

Un'eredità azzurra

Se la maglia rossonera del Milan rappresenta una parte fondamentale della sua storia, quella azzurra della Nazionale italiana completa il quadro. Daniel ha seguito le orme di suo padre Paolo e suo nonno Cesare, guadagnandosi la convocazione nella Nazionale maggiore per gli impegni di Nations League sotto la guida di Luciano Spalletti. Prima di questo traguardo, aveva già fatto parte delle selezioni giovanili, accumulando presenze con l'Under-18, Under-19 e Under-20.

 

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