Europa League, guizzo di Pedro all'ultimo assalto: ko il Porto. Roma raggiunta in Belgio. In Conference la Fiorentina cade sul campo dell'Apoel
Union Saint Gilloise-Roma 1-1
MARCATORI: 17' st Mancini, 32' st Mac Allister. UNION SAINT-GILLOISE (4-2-3-1): Moris 5.5; Mac Allister 7, Burgess 6, Sykes 6; Niang 6.5, Khalaili 6 (13' st Rodriguez 6), Vanhoutte 6, Sadiki 6, Machida 6.5; Ivanovic 6 (34' st Boufal sv), Fuseini 5.5 (13' st El Hadj 6). In panchina: Chambaere, Imbrechts, Rasmussen, Van De Perre, Kabangu, Berradi, Leysen. Allenatore: Pocognoli 6.5. ROMA (3-4-2-1): Svilar 5.5; Mancini 6.5, Cristante 6.5, Angelino 6; Celik 5, Koné 6, Le Fée 5 (10' st Pisilli), El Shaarawy 5 (34' st Soulè sv); Baldanzi 6.5 (34' st Zalewski sv), Pellegrini 6; Shomurodov 5.5 (10' st Dovbyk 6). In panchina: Marin, Ryan, Abdulhamid, Hummels, Paredes, Dybala, Sangare. Allenatore: Juric 5.5. ARBITRO: Jerome Brisard (Francia) 6.5. NOTE: cielo velato, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Shomurodov, Celik, Vanhoutte, Sykes. Angoli: 5-4. Recupero: 1' pt, 3' st. Continua il mal da trasferta della Roma che, lontana dall’Olimpico, in questa stagione deve ancora vincere. Termina 1-1 la partita di Bruxelles contro l’Union Saint-Gilloise, valida per la quarta giornata di Europa League. Ancora una volta non trova spazio dal primo minuto Hummels, Juric nel pre-partita ha parlato di scelta tecnica e non di bocciatura per l’esperto centrale tedesco, ma la sua esclusione fa comunque rumore. Al suo posto viene arretrato Cristante insieme a Mancini e Angelino, con El Shaarawy esterno di centrocampo. E proprio da un appoggio sbagliato di El-Shaarawy, in serata negativa, nasce la prima occasione per la squadra di casa, con Khalaili che manda alto di pochissimo dal limite. La manovra della Roma è lenta e prevedibile, e la palla arriva poche volte dalle parti di Shomurodov, che prova a muoversi in profondità senza successo. L'unico lampo della squadra di Juric nel primo tempo arriva con un bel contropiede costruito proprio dall’azero e da Celik, terminato però con un tentativo frettoloso di El Shaarawy. La ripresa si apre con due occasioni importanti per i giallorossi: prima Shomurodov manda sul fondo di testa un cross di Pellegrini e poi Baldanzi, uno dei più frizzanti dei suoi, pur senza incidere troppo, colpisce il palo con un piazzato di mancino. È il preludio al gol, che arriva al 62': sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Pellegrini rimette la palla in mezzo e trova l’incornata di Mancini, che anticipa Moris senza commettere fallo. I giallorossi guadagnano sicurezza e sembrano poter gestire il vantaggio, ma al 77', ancora da angolo, arriva la doccia fredda rappresentata dal gol di Mac Allister, che svetta di testa su Celik e insacca approfittando anche della caduta di Svilar, inciampato provando l'uscita alta. Negli ultimi minuti il Saint-Gilloise costruisce qualche occasione da gol, mentre la Roma non riesce più a presentarsi dalle parti di Moris: termina 1-1. Giallorossi a quota 5 punti, la classifica dopo 4 partite non sorride a capitan Pellegrini e compagni.
Lazio-Porto 2-1
Marcatori: 50' pt Romagnoli, 21' st Eustaquio, 47' st Pedro. LAZIO (4-2-3-1): Mandas 6; Marusic 6, Gigot 5.5 (22' st Gila 6), Romagnoli 7, Nuno Tavares 7 (43' st Pellegrini sv); Guendouzi 6, Vecino 6.5; Tchaouna 6 (22' st Rovella 6), Pedro 7, Zaccagni 6 (26' st Isaksen 6.5); Castellanos 6.5 (22' st Dia 6). In panchina: Provedel, Furlanetto, Lazzari, Dele-Bashiru. Allenatore: Marco Baroni 6.5. PORTO (4-2-3-1): Diogo Costa 5; Fernandes 6 (16' st Joao Mario 6), Perez 6, Djalò 6.5, Moura 6; Varela 5.5 (16' st Nico Gonzalez 6), Eustaquio 7; Fabio Vieira 7 (39' st Franco sv), Namaso 5.5 (16' st Pepe 6), Galeno 6.5; Omorodion 6 (32' st Gul sv). In panchina: Claudio Ramos, Otavio, Vasco Sousa, Fran Navarro, Goncalo Borges, Rodrigo Mora, Ze Pedro. Allenatore: Vitor Bruno 6. ARBITRO: Kabakov (Bulgaria) 6. NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Gigot, Namaso, Zaccagni, Omorodion, Perez, Djalò, Guendouzi, Pepe. Angoli: 6-5. Recupero: 4' pt, 5' st. La Lazio batte anche il Porto e in beata solitudine guarda tutti dall’alto in Europa League. All’Olimpico finisce 2-1 grazie alle reti di Romagnoli (45+5') e del solito Pedro (92') che permettono ai biancocelesti di conservare il punteggio pieno (12 punti), con 11 gol fatti e 2 subiti. L'ennesima prova di forza per gli uomini di Marco Baroni che infliggono una sconfitta ad una squadra che nell’Olimpico biancoceleste non aveva mai perso (due pareggi in due gare) e che in questa stagione non finiva ko dallo scorso 25 settembre. Il Porto però non sfigura. Anzi, prima del vantaggio laziale, i ragazzi di Vitor Bruno sfiorano il gol con l’occasione più nitida del primo tempo. Al 33' Omorodion (4 reti fin qui in Europa) guida il contropiede e serve Fabio Vieira che, in area, si sposta la palla sul mancino e con una conclusione a giro colpisce sia il legno sia la traversa all’incrocio dei pali. La Lazio (che si è vista annullare un gol per fuorigioco di Castellanos) sblocca il risultato nell’ultimo minuto di recupero. Sugli sviluppi di un corner dalla sinistra, Castellanos fa da torre per Romagnoli che sfrutta l’uscita incerta di Diogo Costa per depositare in rete di testa. Triplo cambio del Porto al 61': fuori Fernandes, Namaso e Varela; dentro Joao Mario, Pepe e Nico Gonzalez. Al 66' gli ospiti pareggiano: Fabio Vieira verticalizza per Galeno che sfonda sulla sinistra e scarica per Eustaquio che a centro area apre il piattone e con un rasoterra batte Mandas. Baroni corre subito ai ripari: fuori Tchaouna, Castellanos e Gigot; dentro Rovella, Gila e Dia. Il 37enne Pedro rimane in campo fino all’ultimo ed è lui a segnare il gol vittoria: lo spagnolo controlla un pallone sul cross di Isaksen e da due passi non sbaglia. La Lazio tornerà in campo in Europa League giovedì 28 novembre per sfidare all’Olimpico il Ludogorets. Lo farà da capolista e con un Pedro sempre più decisivo.
Conference League
Apoel-Fiorentina 2-1
MARCATORI: 37' Donis, 46' pt Abagna, 29' st Ikoné. APOEL (4-1-4-1): Belec 6; Chebake 6.5, Petrovic 6.5 (42' st Polycarpou sv), Laifis 6, Susic 6; Kostadinov 6.5; Donis 6.5 (34' st Dvali sv), Abagna 7, Tejera 6 (22' st Satsias 6), Xavi Quintillà 6; El-Arabi 7 (42' st Bah sv). In panchina: Christodoulou, Michos, Meyer, Marquinhos, Corbu, Ndongala. Allenatore: Jimenez 6.5. FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano 5.5; Kayode 5, Moreno 5.5 (13' st Ranieri 6), Martinez Quarta 6, Biraghi 5.5 (13' st Dodò 6); Mandragora 6, Richardson 6 (20' st Bove 6); Ikoné 6, Adli 5.5 (1' st Beltran 5.5), Parisi 5 (24' st Gosens 5.5); Kouamé 5.5. In panchina: Martinelli, de Gea, Pongracic, Sottil, Comuzzo, Colpani, Rubino. Allenatore: Palladino 5.5. ARBITRO: Letexier (Fra) 6. NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti Tejera, Moreno, Donis, Martinez Quarta, Chebake, Bove. Angoli 2-4. Recupero: 2', 8'. Interrotto il momento magico dei viola che perdono l'imbattibilità in Europa League cadendo in casa dell'Apoel. Gara già decisa nel primo tempo con l'uno-due dei padroni di casa targato Donis-Abagna. Nella ripresa, complici anche i cambi, la Fiorentina cerca di rimettersi in corsa e ci riesce con il gol di Ikonè, ma non basta.