
Un mercoledì di Champions League da brividi. Tutti in campo nell'ultimo turno della prima fase del nuovo formato partito quest'anno. In campo ci saranno anche le cinque squadre italiane. Ecco come ci arrivano:
Inter
«Non possiamo fare calcoli sul pareggio». Simone Inzaghi non usa giri di parole per avvisare la sua Inter verso la decisiva sfida di domani contro il Monaco in Champions League. Perché è vero, ai nerazzurri basterà un pareggio per centrare la qualificazione diretta agli ottavi di finale senza passare dalle force caudine dei playoff. Ma in queste situazioni è sempre rischioso giocare per il pareggio, motivo per cui il tecnico interista ha voluto mandare un messaggio ai suoi. «Abbiamo fatto un ottimo percorso, manca l’ultimo passo e vogliamo farlo domani sera. Il Monaco ha 13 punti, ha giocatori offensivi ottimi. Ho già affrontato il loro allenatore, abbiamo grande rispetto per il Monaco ma vogliamo fare una grande partita», ha spiegato Inzaghi in conferenza stampa. Aggiungendo poi. «Sappiamo il tipo di percorso e conosciamo anche le difficoltà di questi anni. Abbiamo dovuto lavorare tanto, la società mi è sempre stata vicina. Abbiamo venduto alcuni giocatori, abbiamo preso altri giocatori, lo sapevo quando sono arrivato. Ora vogliamo entrare tra le prime otto, cosa che non è assolutamente scontata. Abbiamo visto che squadre staranno fuori, con budget molto più alti dell’Inter». Una sfida complessa, quella contro il Monaco, a cui si aggiunge anche la complessità di un calendario sempre più fitto e che vedrà i nerazzurri impegnati domenica nel derby contro il Milan in campionato, importante per tenere il Napoli a portata di aggancio in classifica in Serie A. Ma Inzaghi non vuole ancora pensare alla stracittadina contro i cugini rossoneri. "Turnover in vista del derby? Devo ancora riguardare l'allenamento di stamattina. Chiaramente qualcosa cambierò come ho sempre fatto, devo fare delle scelte. In attacco Arnautovic si è allenato molto bene, Lautaro e Thuram hanno recuperato, mentre Taremi non si è allenato. Domani sceglierò senza pensare al derby», ha spiegato Inzaghi. Che per quanto riguarda invece i possibili recuperi degli infortunati verso la gara col Milan ha poi aggiunto: «Quante speranze ci sono per rivedere Calhanoglu al derby? Per domani chiaramente no. Stanno lavorando bene lui, Acerbi e Correa. Vedremo nei prossimi 2 giorni. C'è abbastanza fiducia, oggi li ho visti lavorare bene. Bisseck? Sta facendo il terzo in questo momento ma sappiamo che può fare il centrale. Però sappiamo anche che stiamo aspettando Acerbi». Tuttavia, per la gara col Monaco potrebbero non mancare le sorprese. A partire proprio da Bisseck, che potrebbe far riposare De Vrij al centro della difesa in cui dovrebbero partire titolari anche Pavard e Bastoni. In mediana invece potrebbe riposare Barella, con Frattesi ancora dal 1' insieme ad Asllani e Mkhitaryan, mentre sulle fasce tornerà Dimarco insieme a Dumfries. In attacco, poi, come spiegato da Inzaghi c'è più di un dubbio: la certezza sembra che Thuram partirà dalla panchina, con uno tra Taremi e Arnautovic a fare coppia con capitan Lautaro Martinez che va a caccia del bis dopo il gol decisivo della scorsa settimana contro lo Sparta Praga.
Milan
«Nel calcio non esistono i miracoli, per avere quella evoluzione che vogliamo c'è solo il lavoro. Stiamo preparando la squadra a partite tutte decisive nelle diverse competizioni. Speriamo in un risultato positivo, cioè la vittoria». Lo ha detto il tecnico del Milan Sergio Conceicao, nella sala stampa dello Stadio Maksimir di Zagabria, alla vigilia della sfida di Champions contro i croati della Dinamo. «La scossa viene con il lavoro e la motivazione per giocare questa competizione, e vogliamo concludere questa fase nel migliore dei modi - ha aggiunto il mister rossonero, preferendo non tornare sul litigio con Calabria dopo la vittoria con il Parma - la scossa l’abbiamo a Milanello, con la responsabilità di difendere al meglio un club come il Milan». Un turno di riposo per Morata? Capisco la domanda, ma penso a una partita per volta e non faccio calcoli, quando facciamo così i risultati non sono buoni. Dobbiamo focalizzarci su una gara difficile per raggiungere il secondo obiettivo dopo la vittoria in Supercoppa: andare avanti in Champions tra le prime otto. Siamo concentrati su questa partita, al derby ci penseremo giovedì già in aereo tornando a casa», ha detto il tecnico del Milan alla vigilia della sfida di Champions contro i croati della Dinamo che precede il derby di campionato contro l’Inter. Per quanto riguarda le chance di vittoria della Champions, il mister rossonero ha ricordato che «mancano tante partite, l’obiettivo è di arrivare tra le prime quattro. Nella domanda precedente l’ho detto: non possiamo pensare al derby, figurati alla Champions League. Guardando in avanti, non vediamo le scale che ci sono e rischiamo di inciampare».
Atalanta
«E' difficile, non impossibile. Nemmeno noi siamo male nella fase offensiva». La prima volta dell’Atalanta a Barcellona si prospetta una sfida a chi segna di più: su 32 match, padroni di casa a quota 101 e ospiti a 72. I bomber, Lewandowski e Retegui, sono rispettivamente a 29 e 19. La posta in palio esiste solo per i bergamaschi, obbligati a vincere, da settimi a 14 punti e con ben 6 squadre a inseguire a 13, per la certezza degli ottavi di Champions League già centrati dai padroni di casa. A spiegare che l’impresa va tentata è Berat Djimsiti, un difensore: «Vogliamo dimostrare di meritare dove stiamo, giocando con lo stesso spirito di sempre, lo stesso che ci abbiamo messo per battere il Como». L’allenatore, Gian Piero Gasperini, invece, ha speso metà parole della vigilia tra l’assenza pesante di Lookman e il possibile ricorso ad acquisti o prestiti: «Ogni volta che si apre una finestra di calciomercato sembra ci debba essere per forza una contrapposizione tra la società e me, ma è a se stessa che deve fare un regalo per programmare il presente e il futuro. Non a me. Per Lookman sono cose che capitano, gli attaccanti sono più sollecitati quando si gioca spesso», il pensiero del tecnico nerazzurro. Le tre settimane senza il Pallone d’Oro d’Africa saranno l’occasione di mettersi in mostra per Samardzic, chiamato a giocare in posizione avanzata, più che per Zaniolo, titolare solo in Supercoppa con l’Inter. Più che alla tattica o all’obiettivo immediato, Gasperini pensa al prestigio della prima volta contro i blaugrana: «Ci mancano i 2 punti del rigore sbagliato con l’Arsenal, ma già i playoff sono un gran risultato. Stavolta è un’occasione unica di misurarci contro la big dal gioco più bello e che segna più di tutte. Una realtà che ha imposto la scuola spagnola fatta di talento, tecnica e velocità, mentre in Italia si punta troppo sul fisico e sull'algoritmo, che è cieco». Rispetto al successo in rimonta di Como sabato scorso, Gasperini dovrebbe fare turnover in corsia, ovvero Bellanova dall’inizio al posto di Cuadrado, mentre per Zappacosta può esserci lo spostamento a sinistra con Ruggeri di nuovo usato da cambio in corso d’opera. Servono freschezza, ma anche fantasia e compattezza, quindi la coppia Ederson-De Roon in mediana e De Ketelaere, 11 gol e 10 assist in tutte le competizioni, a cucire il gioco e allo stesso tempo inventare. Contro il 4-3-3 della squadra di Hansi Flick, è facile che Gasperini riproponga il tridente come nella prima partita di League Phase con l’Arsenal, la gara dei rimpianti: «Tolte poche occasioni, finora abbiamo sempre fatto di più dell’avversario di turno. Credo proprio ci manchino quei 2 punti per il rigore sbagliato». Retegui, l’autore dell’errore del 19 settembre scorso, peraltro è l’unico centravanti disponibile in attesa del rientro in gruppo di Scamacca entro due settimane al massimo. Anche perché di mercato l’uomo in panchina non vuole sentire parlare: «La società ha conoscenze e capacità per andare avanti per la propria strada, io non ho bisogno di regali».
Juventus
"Una partita di livello contro un’ottima squadra. Siamo pronti a fare bene in tutti gli aspetti per ottenere la vittoria". Così Thiago Motta alla vigilia di Juventus-Benfica, partita dell’ottava giornata della prima fase di Champions League che si giocherà domani sera all’Allianz Stadium di Torino. Parlando in conferenza stampa alla vigilia, Motta ha detto che non ci sarà Cambiaso: "Non si sente al 100% e ha preferito prendersi del tempo e curare del tutto il suo fastidio alla caviglia". Nessuna preoccupazione dopo Napoli perché "la prospettiva è domani, fare una grande partita per ottenere una vittoria". Contro il Benfica a caccia di rilancio dopo l’ultimo ko in campionato: "Domani abbiamo un’altra grande opportunità per dimostrare il nostro livello - ha aggiunto l’allenatore bianconero -. Non possiamo essere contenti dell’ultima partita, del risultato finale, ma abbiamo fatto un grandissimo primo tempo contro una squadra che sta bene. Sono tante cose positive. Vedo una squadra che sta molto bene, domani abbiamo una grande opportunità per dimostrare ancora una volta il nostro valore".
In attacco, non potendo schierare Kolo Muani, le attenzioni sono tutte su Vlahovic: "Dusan sta bene, domani fa parte del gruppo e vediamo se giocherà dall’inizio o a partita in corso". La Juventus non sta disputando una grande stagione ma "la società è sempre stata vicina alla squadra e a me - ha spiegato l’allenatore italo-brasiliano -. Parliamo quotidianamente di tante cose che facciamo bene. Sono sereno e siamo sereni, dentro a un contesto in cui dobbiamo arrivare alle vittorie. A volte ci siamo arrivati e altre no, non possiamo essere soddisfatti". Douglas Luiz "potrà avere una chance di giocare, se lo merita. In questo momento abbiamo tanti giocatori a disposizione, fa parte del gruppo, è un grande giocatore e domani vedremo se dall’inizio o a partita in corso aiuterà la squadra". Per Thiago Motta non c'è pressione alla Juve ma "responsabilità. Non si abbassa mai il livello di esigenza nel club, vogliamo sempre vincere. A volte facciamo un gran lavoro per ottenere la vittoria e altre volte no. Domani è un’opportunità per noi, davanti ai nostri tifosi in casa, contro un grande avversario".
Tornando alla sconfitta con il Napoli dice: "Abbiamo fatto un grande primo tempo, mettendo in difficoltà l’avversario, ma non sufficiente per arrivare alla vittoria, mentre nella ripresa ci siamo abbassati - ha spiegato il tecnico -. Quando è così andiamo in difficoltà, come si è visto nell’ultima partita". Giustamente, il tecnico ha difeso a spada tratta Koopmeiners attaccato spesso dalla critica: "Qua dentro non si punta il dito su nessuno. Koopmeiners ha dato tantissimo fino ad oggi e continuerà a dare tantissimo. Sta lavorando sempre al massimo. Mai un infortunio, mai una lamentela di un ruolo. Quando abbiamo avuto vittorie anche lui ha fatto bene. Quando il gruppo funziona i singoli vengono fuori". Thiago Motta ha poi ringraziato Danilo "per quanto dato a questa squadra" e ha risposto anche alla domanda su un Benfica in difficoltà: "Non li vedo in un momento complicato, vedo una grande squadra con un grande allenatore che domani cercherà il miglior risultato possibile". Nessuno meglio di Francisco Conceicao conosce il Benfica che ha già affrontato da avversario in patria.
"E' una squadra con molta qualità, a cui piace molto tenere la palla. Ma vogliamo concentrarci su cosa dobbiamo fare noi". La Juventus non è in un grande momento: "Siamo convinti che le vittorie arriveranno con naturalezza per il modo in cui ci alleniamo perché la qualità c'è tutta", ha detto Conceicao che sull'ufficialità dell’arrivo di Renato Veiga ha risposto: "Quando ho saputo che poteva arrivare qui alla Juve l’ho chiamato e gli ho detto che sarebbe arrivato in un grande club e che lo avrebbe aiutato nel suo percorso di crescita. Ho cercato di convincerlo. Conosco le sue qualità, siamo amici e so che ci può aiutare". Conceicao, che non ha mai segnato in passato al Benfica, non pensa troppo in là in vista del rientro al Porto al termine del prestito: "Non so cosa mi riserva il futuro. Voglio aiutare il club al 100%, sono felice qui e prometto di continuare a lavorare. Sul futuro lascio spazio a chi deve occuparsi di queste cose". E domani sarà anche sfida contro un ex bianconero come Angel Di Maria: "Non è un modello solo per me, chi gioca nella mia posizione sa che qualità ha".
Bologna
Esce dignitosamente di scena il Bologna, che vuole chiudere in bellezza con una prestazione di qualità in casa dello Sporting. Il forte vento ha ritardato la partenza del Bologna alla volta di Lisbona, dove domani i rossoblù disputeranno l’ultima gara di questa Champions League sul campo dello Sporting. Il decollo del volo charter rossoblù era in programma per le 15, ma a causa delle condizioni meteo è slittato di circa 45 minuti. Era stata presa in considerazione l'ipotesi di partire da Venezia, ma poi si è riusciti a organizzare la partenza dal Marconi di Bologna. Il tecnico del Bologna, Vincenzo Italiano, ha convocato 19 giocatori per la sfida di domani sera in casa dello Sporting Lisbona, gara valida per l’ultima giornata del girone unico di Champions League. Questa la lista: Portieri: Bagnolini, Ravaglia, Skorupski. Difensori: Beukema, Casale, Erlic, Holm, Lykogiannis, Miranda. Centrocampisti: Fabbian, Ferguson, Moro, Pobega. Attaccanti: Castro, Dallinga, Iling-Junior, Ndoye, Odgaard, Ravaglioli (13).
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