
UDINESE-VENEZIA 3-2
MARCATORI: 3' pt Lucca, 7' pt Lovric, 19' st Nicolussi Caviglia, 33' st Gytkjaer, 39' st Bravo
UDINESE (4-4-2): Sava 6; Kristensen 6, Bijol 6.5, Solet 7, Kamara 6.5 (20' st Zemura 6); Thauvin 7 (47' st Zarraga sv), Lovric 6.5, Payero 6 (20' st Atta 6), Ekkelenkamp 6 (38' st Pafundi sv); Lucca 6.5, Sanchez 5.5 (20' st Bravo 7). In panchina: Piana, Padelli, Kabasele, Modesto. Allenatore: Runjaic 6.5
VENEZIA (3-5-2): Stankovic sv (19' pt Joronen 4.5); Schingtienne 6, Idzes 6, Candè 5; Zerbin 5, Doumbia 6, Nicolussi Caviglia 7, Busio 6 (18' st Ellertsson 6), Haps 6; Oristanio 5.5 (17' st Gytkjaer 7), Yeboah 5.5. In panchina: Grandi, Zampano, Marcandalli, Condè, Bjarkason, Chierusin, Perez, Carboni, El Haddad. Allenatore: Di Francesco 6
ARBITRO: Mariani di Aprilia 6.5 NOTE: pomeriggio sereno, terreno di gioco in ottime condizioni. Ammoniti: Kamara, Bijol, Haps, Yeboah. Angoli: 4-6. Recupero: 2' pt; 5' st
Gara dai due volti quella tra Udinese e Venezia, con i friulani che vincono per 3-2 portandosi così al decimo posto della classifica, mentre il Venezia deve leccarsi le ferite e incassare l’ennesimo ko. Cinque gol, tutti nel secondo tempo, con il doppio vantaggio bianconero siglato da Lucca e Lovric, il pari concretizzato dai veneti con Nicolussi Caviglia prima e Gytkjaer poi, fino al definitivo sorpasso concretizzato per l’Udinese da Iker Bravo. Con Pohjanpalo che non va neanche in panchina (nelle prossime ore visite mediche con il Palermo), fase di studio da parte delle due squadre in avvio di gara, con iniziative su entrambi i frangenti ma senza chance clamorose create nè dall’Udinese nè dal Venezia, che intorno al 20' è costretto a sostituire il suo portiere, Stankovic, vittima di un infortunio al ginocchio, rilevato da Joronen. Col passare dei minuti cresce l’Udinese, che sull'iniziativa di Lovric trova il suggerimento per il tiro di Ekkelenkamp, ma è attento proprio Joronen in respinta: è di fatto questo l’unico lampo di una prima frazione con tanti errori individuali ed equilibri bloccati. Tutta un’altra musica in avvio di ripresa. Passano solo tre minuti dal rientro in campo delle due squadre ed è l’Udinese a trovare il vantaggio, sul cross dalla sinistra di Kamara che viene letto male da Joronen e spinto così in rete da Lucca. Secondo gol consecutivo per l’attaccante dei friulani. Cinque minuti più tardi il raddoppio con un’altra indecisione di Joronen che in area favorisce il colpo a botta sicura di Lovric, a sfruttare un’altra iniziativa sulla trequarti di Thauvin. Partita apparentemente in discesa per i bianconeri, ma la reazione dell’undici di mister Di Francesco arriva al 64', sulla punizione di Nicolussi Caviglia che dalla distanza trova l’angolo vincente per battere Sava. Tutto riaperto in un secondo tempo molto più ritmato e che il Venezia, dopo il doppio svantaggio, affronta a viso aperto, trovando al 78' anche il gol del pari, sulla mischia da corner che porta alla deviazione decisiva di Gytkjaer, dando ragione a Di Francesco che lo aveva inserito al quarto d’ora della ripresa. Pari che durerà però solo fino all’84', quando l’Udinese piazza il colpo del definitivo 3-2: fuga di Solet e tocco per il tiro d’esterno di Bravo che, di prima, trova il colpo che regala ai suoi una vittoria che mancava da metà dicembre e che condanna sempre più il Venezia, all’ennesimo passo falso della stagione.
MONZA-HELLAS VERONA 0-1
MARCATORE: 13' pt Lekovic (autogol).
MONZA (3-4-2-1): Turati 6.5 (22' st Pizzignacco 6.5); Izzo 5.5, Lekovic 4.5, Palacios 5.5 (37' st Maric sv); Pereira 5.5, Urbanski 6, Sensi 5 (13' st Castrovilli 5.5), Kyriakopoulos 5.5 (13' st Martins 6.5); Ciurria 5.5, Vignato 5 (37' st Petagna sv); Mota Carvalho 5.5. In panchina: Mazza, Brorsson, Carboni, Colombo, Forson. Allenatore: Bocchetti 5.
HELLAS VERONA (3-4-1-2): Montipò 6; Daniliuc 6, Coppola 6, Ghilardi 6; Tchatchoua 6.5, Belahyane 6.5, Serdar 7 (1' st Niasse 5.5), Bradaric 5.5; Suslov 6.5; Mosquera 5.5 (38' st Dawidowicz sv), Sarr 6 (28' st Livramento sv, poi al 44' Ajayi sv). In panchina: Berardi, Perilli, Oyegoke, Corradi, Okou, Kastanos, Dani Silva, Cisse, Lambourde. Allenatore: Zanetti 6.5.
ARBITRO: Massa di Imperia 6. NOTE: pomeriggio piovoso, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Mosquera, Niasse, Izzo, Bradaric, Martins. Angoli: 7-3. Recupero: 1', 4'+1.
Una stagione nata male e che continua a peggiorare per il Monza di Bocchetti. All’U-Power Stadium, infatti, è l’Hellas Verona a sorridere e a mettere in cascina punti pesanti in ottica salvezza, battendo per 1-0 la formazione brianzola. Il goffo autogol di Lekovic in apertura condanna il Monza (fanalino della classifica) all’ennesima ko casalingo. Il risultato sta pure stretto agli scaligeri, più volte vicini nel secondo tempo al secondo gol. La partita per il Monza si mette subito in salita, a causa del clamoroso autogol di Lekovic dopo tredici minuti. Nel tentativo di deviare il cross dalla destra di Serdar, infatti, il giovane centrale serbo spedisce erroneamente la sfera alle spalle di Turati. Verona sì fortunato nel trovare il vantaggio, ma comunque già pericoloso qualche minuto dopo sempre con Serdar (miracoloso Turati), assoluto protagonista del primo tempo. Il centrocampista tedesco sembra dunque in stato di grazia, ma nel finale di frazione un problema muscolare lo costringe ad abbandonare il campo. Dopo l’1-0 subito i brianzoli faticano a reagire, mostrando un possesso palla piuttosto sterile. Il primo squillo del Monza arriva solo al 33' ed è una debole conclusione di Dany Mota, bloccata senza problemi da Montipò.
A inizio ripresa il Monza continua a brancolare nel buio, giocando senza idee e in maniera confusionaria. Ad attaccare con maggiore convinzione è invece il Verona, pericoloso soprattutto in contropiede. Al 57' Niasse, subentrato a Serdar, si divora clamorosamente la palla del 2-0, calciando alto a tu per tu con Turati. Quest’ultimo, qualche minuto dopo, lascia il campo a Pizzignacco, in seguito ad un guaio fisico. L’ex portiere della Feralpisalò è subito provvidenziale sul colpo di testa di Mosquera: seguono due tentativi di Suslov, di poco fuori. Il quarto d’ora finale vede l’assalto disperato del Monza, scosso anche dall’ottimo ingresso dalla panchina di Martins. L’unico spavento, però, per la difesa ospite è il colpo di testa in pieno recupero di Dany Mota appena a lato (su corner di Ciurria). Il Verona conquista così una vittoria fondamentale che permettere ai ragazzi di Zanetti di salire al tredicesimo posto, allontanando la zona rossa. Il Monza, che intanto ha perso Maldini (ceduto all’Atalanta), vede allontanarsi sempre di più la salvezza.
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