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Strage di minatori
trenta le vittime

Sono più di 30 i minatori rimasti uccisi ieri in scontri con le forze dell'ordine nei pressi della miniera di platino di Marikana, in Sudafrica. Lo ha annunciato il ministero della Polizia. Un precedente bilancio fornito dai servizi di emergenza regionale parlava di 25 morti.

"Numerose persone sono rimaste ferite e il numero (dei morti) continua ad aumentare", ha detto il ministro della Polizia Nathi Mthethwa in un'intervista alla radio locale. La polizia ha aperto il fuoco ieri pomeriggio su un gruppo di minatori armati di machete, bastoni e spranghe di ferro, che si erano rifiutati di disperdersi dopo aver respinto un ultimatum della direzione della miniera che aveva intimato loro di riprendere il lavoro, pena il licenziamento. Il ministro ha condannato le violenze, sottolineando che la polizia aveva negoziato per tre giorni con gli scioperanti. "Questo non doveva accadere" - ha detto - "abbiamo sempre insistito sul fatto che abbiamo delle leggi in questo Paese che permettono alle persone di scioperare, di riunirsi per manifestare, e crediamo che le persone non dovrebbero ignorare questi pilastri del nostro sistema (...) è una situazione terribile per tutti".

Domenica scorsa, 10 persone era state uccise durante scontri fra polizia e sostenitori dei sindacati locali presso la stessa miniera dove i minatori sono in sciopero per chiedere salari migliori.

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