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Maltempo in Calabria e Sicilia, allerta arancione e scuole chiuse a Catanzaro, Crotone e nel Messinese

Allerta gialla da domani in tre regioni a causa di una perturbazione posizionata sul Mediterraneo centrale e in spostamento verso nord-est che continua ad innescare condizioni di spiccata instabilità sulle regioni meridionali con fenomeni temporaleschi, anche di forte intensità, che persisteranno su Sicilia e Calabria, per estendersi, dalle prime, anche alla Basilicata.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte - informa un comunicato - ha emesso un avviso di condizioni meteo avverse che integra ed estende quello diffuso ieri. In particolare, si prevedono dalle prime ore di domani, lunedì 15 ottobre, precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Basilicata.

Dal primo mattino si prevede inoltre il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia. Dalla tarda mattinata è previsto il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Calabria. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per domani allerta arancione in gran parte della Basilicata, su tutto il versante ionico e nella parte meridionale di quello tirrenico della Calabria, sulla Sicilia nordorientale e sulle isole Eolie. Allerta gialla sul resto di Basilicata, Calabria e Sicilia, oltre alla Puglia centrale.

Vista l’allerta meteo di livello arancione diramata dalla Protezione civile regionale dalle prime ore di giorno 15 ottobre e fino alle successive 24 ore, il sindaco Sergio Abramo ha disposto l’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado della città per la giornata di domani a Catanzaro. Il provvedimento si rende necessario, in via precauzionale, stante il “livello di elevata criticità con fenomeni che possono costituire pericolo per la incolumità delle persone che si trovano nelle aree a rischio”. Inoltre, le forti precipitazioni potrebbero comportare rilevanti problematiche, in particolar modo per gli studenti, connesse alle difficoltà di spostamento dei mezzi pubblici e privati. Il sindaco ha anche attivato il Coc, Centro operativo Comunale, per monitorare la situazione e predisporre tutte le azioni volte a prevenire eventuali rischi e pericoli derivanti dalla condizione di avversità meteorologica. Si ribadisce, pertanto, la raccomandazione a non mettersi in viaggio se non strettamente necessario; a evitare i sottopassi; ad abbandonare i piani seminterrati o interrati se ubicati in zone depresse o a ridosso di fiumi, torrenti tombati; a non sostare in prossimità di aree con versanti acclivi che potrebbero dare origine a colate rapide di fango e crolli di massi.

Anche il sindaco di Crotone Ugo Pugliese in considerazione dell'avviso meteo della Protezione Civile Regionale e del peggiorare delle condizioni meteo nelle prossime ore a tutela della sicurezza degli alunni della città e di quelli provenienti dalla provincia ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per domani.

Anche nella zona delle Serre vibonese i sindaci di alcuni centri hanno disposto la chiusura delle scuole. È il caso di Serra San Bruno e Mongiana, i cui primi cittadini, Luigi Tassone e Bruno Iorfida, hanno optato per questo provvedimento cautelativo. Stessa scelta per Francesco Fazio e Antonio Demasi, sindaci, rispettivamente, di Fabrizia e Nardodipace.

Numerose scuole resteranno chiuse domani in diversi Comuni della zona ionica del Messinese. Decretata la chiusura nei Comuni di Santa Teresa di Riva, Antillo, Scaletta Zanclea, Pagliara, Mandanici, Mongiuffi Melia, Gallodoro, Fiumedinisi, Letojanni, Alì Terme, Nizza di Sicilia, Savoca, Roccalumera e Furci Siculo. Stesso provvedimento, sempre domani, nella zona tirrenica, dove i sindaci di Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto hanno firmato ordinanze per la chiusura di tutte le scuole pubbliche, private e parificate di ogni ordine e grado.

 

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