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Il maltempo flagella ancora l'Italia, altri quattro morti al Nord e danni

L'albero caduto sull'auto in cui viaggiavano due persone, poi decedute, a Lillianes (Aosta)

Temporali, vento e ora anche la neve. L'Italia è ancora nella morsa del maltempo. Ed è in arrivo già dalle prossime ore una nuova perturbazione con rovesci e venti di burrasca su gran parte del Paese. La Protezione civile ha emesso un nuovo avviso, che prevede da domani allerta rossa sul Veneto e arancione su Lombardia, Toscana, Umbria, Lazio e Campania, Abruzzo, Molise e Sicilia. Intanto si è aggravato il bilancio delle vittime, con altri quattro morti nelle ultime ore, due in Valle D’Aosta e due in Trentino Alto Adige. A Lillianes (Aosta) sulla strada regionale per Gressoney, un enorme castagno si è abbattuto su un’auto in transito: a bordo due pensionati, Giuseppe Rosso di 74 anni, e Miriam Curtaz di 73, che non hanno avuto scampo. Mentre gli occupanti di un altro veicolo raggiunto dai rami sono rimasti illesi.

Ad Antermoia, in val Badia, è morto un anziano, Agostino Paratscha di 81 anni, cadendo dal tetto di una malga che stava riparando dai danni provocati dalle raffiche di vento dei giorni scorsi. La disgrazia è avvenuta nella stessa zona dove nella notte fra domenica e lunedì era morto il vigile del fuoco volontario. Nell’ospedale di Bolzano è deceduto l’automobilista rimasto gravemente ferito in un incidente stradale causato dal maltempo a Coldrano di Laces, in val Venosta, nella notte fra lunedì e martedì. Uscito da una galleria, l’uomo - Josef Pedross di 53 anni - era finito con l’auto contro alcuni alberi abbattuti dal vento e il mezzo su cui viaggiava si era ribaltato. Ed è morto per il maltempo in Lombardia anche l'anziano, Egidio Fontana di 85 anni, il cui corpo è stato trovato ieri pomeriggio tra i rami degli alberi vicino al Chiese: dai primi accertamenti sarebbe scivolato nel corso d’acqua, e poi trascinato dalla corrente del fiume. L’ondata di maltempo ha imbiancato le montagne della Valle d’Aosta e del Piemonte.

Mezzo metro di neve a Cervinia (dove già da sabato ci sarà la riapertura parziale delle piste da sci), meno a Cogne e Courmayeur. In Piemonte i 30 centimetri di neve caduti sulle montagne dell’area metropolitana hanno reso necessari interventi sulle strade provinciali per rimuovere rami caduti. Ancora pioggia in Trentino, dove i danni maggiori si registrano nelle foreste con circa un milione e mezzo di mq di alberi schiantati. E resta molto critica la situazione in Veneto, dove continua l’allarme per i fiumi Brenta e Piave: quasi 60 mila famiglie nel bellunese sono senza luce elettrica, in 100 mila nel Polesine sono senza acqua potabile, la rete stradale ha 2000 tratti interrotti e sono un migliaio gli edifici danneggiati.

A Genova oggi è tornato il sole, ma resta ancora isolata Portofino (il sentiero aperto ieri sul monte è stato chiuso per ragioni di sicurezza) e senza gas. E a Rapallo è ora a rischio inquinamento per gli yacht affondati o sbattuti sugli scogli dalla violenta mareggiata dei giorni scorsi. Mentre una frana minaccia la passeggiata di Monterosso alle Cinque Terre. Disagi per il maltempo anche al Sud.

A Palermo auto bloccate nei sottopassi e in alcune strade dove l’acqua ha raggiunto oltre mezzo metro di altezza. Mentre a Procida un aliscafo è finito contro la banchina, sembra per un improvviso forte colpo di vento: nessuno è rimasto ferito. Pioggia incessante anche a Roma, dove sono state chiuse alcune stazioni della metropolitana.

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