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Sequestrati a Milano beni per 3 milioni a un boss della 'ndrangheta

La questura di Milano

Beni per oltre 3 milioni di euro sono stati sequestrati al boss della 'ndrangheta lombarda Francesco Manno. A operare il sequestro è stata la divisione anticrimine della questura di Milano, guidata da Alessandra Simone. Manno, considerato capo della locale di Pioltello (Milano), era stato coinvolto nella maxi indagine Infinito ed è in carcere dal 2010; ha ricevuto l'ultima condanna nel 2017, con una pena di 13 anni.

A marzo di quest'anno la stessa divisione anticrimine gli aveva sequestrato beni per oltre un milione di euro.

"Sequestrati beni per oltre tre milioni di euro ai boss della 'ndrangheta infiltrata in Lombardia. Grazie alla divisione anticrimine della questura di Milano. Sono orgoglioso delle nostre forze dell'ordine, che ogni giorno sono indispensabili per ripulire l'Italia dai criminali". Ha commentato il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Una villa di otto stanze per oltre 200 metri quadrati, un appartamento di 7 vani con terrazzo e box auto, un asilo, una tavola calda e un bar, tutto a Pioltello. E' il tesoretto quantificato in tre milioni di euro che è stato sequestrato in due diverse occasioni dagli agenti della divisione Anticrimine della polizia di Milano a Francesco Manno, ora detenuto nel carcere di Opera per un cumulo pene di 13 anni e sei mesi.

Le indagini patrimoniali sui beni di Manno hanno evidenziato una sproporzione evidente tra quanto posseduto e quanto dichiarato, ufficialmente frutto di un’azienda nel campo edile e, secondo investigatori e Procura, conseguenza dell’attività criminale. «Persone a lui vicine ci hanno confermato che questi beni sono stati comprati attraverso famigliari e prestanome - ha spiegato Alessandra Simone, a capo della divisione Anticrimine - Questo intervento segna un duro colpo a Manno».

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