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Arresti di 'ndrangheta in Emilia, i Grande Aracri non rispondono al gip

Nel riquadro Francesco Grande Aracri

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Francesco, Salvatore e Paolo Grande Aracri, rispettivamente fratello e nipoti del boss Nicolino già coinvolto in 'Aemilia', il più grande processo al nord contro la 'Ndrangheta.

I tre familiari del boss sono stati arrestati a Brescello, nella Bassa reggiana dove la cosca aveva messo radici, durante il blitz della polizia nell’operazione 'Grimilde' nella notte fra lunedì e martedì scorso.

Sono comparsi in aula del tribunale di Reggio Emilia, accompagnati dagli agenti penitenziarie, davanti ai gip Giovanni Ghini e Luca Ramponi per gli interrogatori di garanzia delegati dal Gip di Bologna. Hanno deciso di non parlare o rispondere a domande. Dopo di loro sono stati ascoltati alcuni degli altri arrestati.

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