«Ora questo qua ti vuole incontrare perché è venuto da me e mi ha detto che voleva parlare con Nino De Gaetano, dice io gli devo chiedere un favore se loro hanno bisogno alla Procura, io ho aiutato a tanti senza che mi fanno favori, una cosa ed un’altra dice sai, tu sai che io sono serio, se prendo un impegno lo mantengo eccetera eccetera. Gli ho detto secondo me è meglio che parliamo con Sebi». E’ la telefonata che ha inguaiato il capogruppo del Pd alla Regione Calabria Sebastiano Sebi Romeo (ora sospeso dal partito) ai domiciliari da con l’accusa di tentata corruzione.
L'arresto è stato effettuato contestualmente a quelli disposti nell’inchiesta contro i Libri, ma come specificato dal
procuratore Giovanni Bombardieri, Romeo non ha niente a che fare con i Libri.
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