«Il vaccino al Coronavirus è un obiettivo che i migliori gruppi di ricerca e le aziende hanno, ma svilupparlo richiede tempo, non lo avremo fra un mese. A fine anno forse sarà possibile. Il che significa averlo testato e disponibile in milioni di dosi».
Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa alla Protezione civile. Ad oggi, secondo Brusaferro, «non ci sono evidenze» che il Coronavirus presente in Italia sia diverso, «che ci sia una mutazione», rispetto al ceppo originario.
«Dai dati di analisi di studio virologico non abbiamo oggi evidenze che circola un virus diverso e che ci sia stata una mutazione - spiega -. Questa è una epidemia nuova che stiamo studiando e imparando, che si declina in maniera diversa. Ad oggi non abbiamo quindi evidenze di mutazioni nè da noi e nè in altri paesi europei»
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