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Niente viaggi all'estero e in spiaggia "distanziati": cosa ci aspetta per l'estate

Che estate ci aspetta? Potremo viaggiare e andare al mare? Il virus morirà con la bella stagione? Gli interrogativi sono tanti, le certezze, purtroppo, poche o quasi nulle. Perché su questo virus sconosciuto che ha bloccato il mondo non sappiamo, appunto, nulla: non sappiamo se sparirà in estate, non sappiamo se sparirà per poi riapparire in autunno. E questo pone tutto nell'incertezza, incluse le vacanze estive.

Ieri a Rainews, il sottosegretario del Ministero ai beni culturali e turismo, Lorenza Bonaccorsi, ha detto che «andremo al mare questa estate. Stiamo lavoriamo per far sì che possa essere così. Ci stiamo lavorando - ha spiegato - dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, che contemplano l’ipotesi di un distanziamento». Bonaccorsi ha quindi spiegato che sono allo studio misure per consentire lo sviluppo di un «turismo di prossimità» che favorisca i borghi rispetto alle
aree più affollate. Il sottosegretario ha parlato anche di una «fase tre», sulla quale «cominciamo però da subito a lavorare», per il «riposizionamento strategico dal punto di vista del marketing e
della comunicazione del nostro paese, che è sempre ai primi posti per il binomio gastronomia e cultura».

Però, certezze zero. A partire dalla possibilità che il virus sparisca in estate: si va dalle «zero possibilità» della virologa Ilaria Capua al cauto ottimismo di altri esperti che parlano di stagionalità del virus, quindi della possibilità che sparisca per riapparire in autunno. Così succede per il raffreddore (che è anche questo causato da un coronavirus), così è successo per la Sars.

Una delle poche certezze è che non si potrà tornare a viaggiare normalmente come prima. Molti paesi, se non tutti, continueranno a chiudere le frontiere o a chiedere periodi di quarantena a chi arriva. Si potrà tornare a viaggiare in Italia ma si dovranno indossare mascherine e guanti sugli aerei che lasceranno le file centrali vuote.

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in un’intervista al domenicale della Bild, ha consigliato di aspettare a prenotare le vacanze estive ma Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, invita tutti «a non commettere questo grave errore». «Se le persone ritarderanno le prenotazioni - dice Bocca - le imprese e i posti di lavoro si squaglieranno come neve al sole. Gli albergatori italiani - prosegue Bocca - offrono a tutti la possibilità di prenotare senza mettere a rischio le esigenze di sicurezza, grazie alla possibilità di cambiare il proprio programma di viaggio qualora la situazione lo richieda. Chiamate l’hotel - conclude il presidente degli albergatori italiani - e chiedete una prenotazione flessibile, che consenta la possibilità di cambiare la data».

«Non so rispondere a questa domanda, ma non credo che nessuno sappia rispondere in questo momento sulle vacanze». Così il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha risposto a chi gli chiedeva se fosse giusto in questo momento prenotare per le vacanze estive.

Come sarà la vita sulla spiaggia? Anche qui è tutto incerto. Si parla di distanziamento tra ombrelloni (massimo 3-4 persone) anche di 16 metri quadrati, c'è chi sta immaginando separè di plexiglass per mettere tutto in sicurezza. Non ci saranno aree gioco comuni. E si potrà fare il bagno? Domanda senza risposta, come tutte le altre.

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