L'Italia è in attesa del via alla Fase 2: il (lento) cammino verso la normalità che dovrebbe portare alla fine progressiva della quarantena da coronavirus. Le tappe saranno per gradi, con una data fissata dal Governo: il 4 maggio.
Sulle attività produttive l'orientamento sarebbe quello di aprire tutto il 4 maggio e non fare eccezioni per le aziende private, nonostante il pressing delle imprese e delle Regioni, ma riavviare l'edilizia pubblica il 27 aprile, come sollecitato dai Comuni. Dunque nessuna modifica dei codici Ateco ma il confronto finale dovrebbe esserci oggi, sia con le parti sociali sia con gli enti locali che avevano chiesto, con Stefano Bonaccini e con governatori come Luca Zaia, di permettere di riaprire le aziende il 27.
Quanto più in generale al piano della fase 2, Conte si prende ancora del tempo per definire i diversi aspetti, che dovrebbe illustrare al Paese non oggi, ma domani o lunedì. In discussione ci sono sia le regole sul distanziamento sociale e sull'utilizzo delle mascherine, sia la gestione dei trasporti.
Poi bisogna decidere come scandire l'apertura di ristoranti e bar, con la possibilità che in una prima fase, dal 4 o dall'11 maggio, scatti la possibilità di fare asporto. Quanto ai casi di possibile risalita del contagio, si sta valutando un meccanismo che usi, come suggerito anche dalla task force di Colao, insieme all'indice dei contagi anche la capienza degli ospedali sul territorio e la disponibilità di dispositivi di protezione individuale. Il governo deve decidere se inserire un automatismo che vincoli le Regioni o procedere di caso in caso: se salisse l'indice del contagio, ad ogni modo, il "lockdown" tornerebbe a scattare in alcune aree del Paese.
In base a quanto emerso finora, ecco dunque un calendario della Fase 2.
27 aprile
Automotive, Moda e Componentistica
4 maggio
Manifatturiero, Tessile, Costruzioni, Fabbriche, Cantieri, Servizi, Commercio all'ingrosso, Laboratori e attività di ricerca.
Per le nuove misure di sicurezza, ci saranno turni per entrata e uscita; postazioni di lavoro distanziate; misurazione della temperatura all'ingresso. Per gli spostamenti nel medesimo Comune, non occorre più l'autocertificazione; per gli spostamenti in Comuni diversi, saranno consentiti con l'autocertificazione. Non sono consentiti gli spostamenti in altre regioni. Come in tutti i luoghi chiusi, sarà obbligatorio l'uso della mascherina. Bus, metro, aerei e treni: è consentito un numero limitato di passeggeri, con l'utilizzo alternato di posti. Si potrebbe prevedere la misurazione della temperatura nelle stazioni. Nelle ore di punta ci saranno tariffe differenziate nelle diverse fasce. Come in tutti i luoghi chiusi obbligatorio l'uso della mascherina.
11 maggio
Negozi al dettaglio, Parrucchieri, Centri estetici.
Le regole per i negozi al dettaglio: garanzie di protezioni individuali, obbligo di distanziamento tra i clienti. Per l'abbigliamento e calzature: obbligo di sanificazione dei prodotti. Per i parrucchieri e centri estetici, rapporto di uno a uno: un operatore e un cliente e la sterilizzazione degli strumenti.
18 maggio
Bar, Ristoranti
Nella fase inziale sarà previsto il servizio da asporto; nella fase successiva si passerà all'accoglienza dei clienti. Obbligo del distanziamento minimo, per i tavoli di almeno 2 metri. Revisione, al ribasso delle capienze dei locali.
Date da definire
In quanto "attività di aggregazione con più alto rischio di trasmissione di virus", riguarda cinema (eccezione per i cinema all'aperto), che assicurino però posti distanziati; teatro; discoteche, concerti.
Entro l'anno
Riapertura totala e ritorno alla normalità.
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