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Coronavirus, Berlusconi a un comizio dall'ospedale: "Lotto contro una infernale malattia"

Il coronavirus, una "infernale malattia", lo costringe in ospedale, ma Silvio Berlusconi dopo cinque giorni di ricovero al San Raffaele di Milano ha rotto il silenzio ieri sera con due interventi telefonici, in cui ha soprattutto espresso i timori per l'astensionismo alle Regionali.

"Bisogna far sapere agli italiani la necessità di andare al voto. L'incertezza sul numero dei votanti è grande. E allora vale la pena ricordare a tutti gli indecisi un monito di Platone a chi non voleva votare per il governo di Atene: 'Chi non va a votare si merita un governo di pericolosi incapaci'", ha detto il presidente di Forza Italia, collegato telefonicamente con un comizio a Fenis, in Valle d'Aosta.

Poco prima era intervenuto alla riunione del Gruppo dei senatori azzurri promettendo la sua partecipazione alla campagna elettorale nella settimana prima del voto del 20-21 settembre. "Sto lottando per uscire da questa infernale malattia, è molto brutta. Qui al San Raffaele hanno fatto migliaia di esami e io sono risultato tra i primi 5 per forza del virus. Ce la sto mettendo tutta e spero proprio di farcela e di riuscire a tornare in pista", ha spiegato Berlusconi, che scalpita per tornare a casa e vivere da protagonista la sua ennesima campagna elettorale, rinfrancato dal suo medico personale, Alberto Zangrillo.

"Possiamo confermare l'osservazione di un quadro clinico in costante evoluzione favorevole. Tutti i parametri clinici ed ematochimici monitorati sono rassicuranti", recitava nel pomeriggio il bollettino firmato da Zangrillo, primario della Terapia intensiva del San Raffaele, a conferma dell'effetto positivo rilevato nelle ultime 72 ore della terapia con Remdesivir, antivirale utilizzato per la cura dell'Ebola.

I quasi 84 anni e le patologie pregresse obbligano alla massima cautela, la fase "delicata" potrebbe non essere ancora superata. Non si fanno ancora previsioni su quando potrà uscire dall'ospedale, dove anche ieri è passata la senatrice azzurra Licia Ronzulli, assistente dell'ex premier per la comunicazione. Sono trascorsi cinque giorni e potrebbero servirne ancora altrettanti per verificare la diminuzione dell'infiammazione polmonare e della carica virale, che era "alta" nel primo tampone di mercoledì scorso e sta calando.

Era una carica virale "da record", ha detto Berlusconi ai senatori azzurri, convinto di essere vicino alla vittoria anche in questa battaglia. Ai suoi ha raccomandato di fare "campagna elettorale porta a porta", in una sfida che considera necessaria per "sconfiggere un governo di incapaci". E con i senatori ha ragionato sulla necessità di presentare un piano articolato di riforme che pungoli l'esecutivo Conte sul Recovery Fund.

"Ce la sto mettendo tutta per tornare a condurre la nostra battaglia di sempre soprattutto per le imprese, per il lavoro, contro l'oppressione fiscale e burocratica, contro la Giustizia ingiusta e contro i giudici che fanno i politici", ha aggiunto durante il comizio con una flebile voce, prima di ringraziare Emily Rini, coordinatrice di Forza Italia in Valle d'Aosta.

L'ex premier vuole tornare il prima possibile nella sua residenza di Arcore, a Villa San Martino, dove si trova in isolamento anche la compagna Marta Fascina, pure lei positiva al Covid-19, così come la primogenita di Berlusconi, Marina, nella sua casa di Milano da dove ha partecipato in video al cda di Mediaset, e altri due figli del tycoon, Barbara e Luigi, ancora a Villa Certosa. Tutti negativi invece, a quanto si apprende, sono gli esiti della seconda tornata di tamponi per i partecipanti al pranzo di Arcore martedì scorso con Berlusconi, che l'indomani avrebbe scoperto di avere il coronavirus.

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