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Coronavirus, bollettino del 20 ottobre: in Sicilia 574 casi e 10 morti, l'Italia torna sopra i 10 mila contagi ma con più tamponi

Sono 574 i nuovi casi di Coronavirus in Sicilia riscontrati nelle ultime 24 ore, in aumento rispetto a ieri ma con un numero di tamponi di gran lunga maggiore (più di 8 mila). Purtroppo pesante il dato sui decessi: 10 le vittime odierne, per un totale di 378 da inizio epidemia.

Il numero degli attuali positivi sale a 7.497: 542 ricoverati in regime ordinario, 77 in terapia intensiva (+5), 6.878 in isolamento domiciliare. Sul fronte della distribuzione territoriale sono 202 a Catania e 137 i nuovi casi a Palermo; 62 a Trapani; 44 a Ragusa; 35 a Siracusa; 28 a Messina e 28 anche a Enna; 22 ad Agrigento; 16 a Caltanissetta.

Sono 10.874 i casi di Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, oltre 1.500 più di ieri quando erano stati 9.338. Superiore il numero di tamponi, 144.737 contro i 98.862 di ieri. È quanto riporta il bollettino del Ministero della Salute. 89 i nuovi decessi, contro i 73 di ieri. Il totale dei decessi dall’inizio della pandemia sale a quota 36.705.

I decessi delle ultime 24 ore sono distribuiti tra Lombardia (19), Veneto (13), Campania (12), Sicilia (10), Piemonte (6), Liguria (6), Emilia Romagna (5), Lazio (5), Puglia (3), Sardegna (3), Friuli Venezia Giulia (2), Toscana (2), Trentino Alto Adige (1), Marche (1) e Abruzzo (1).

Il totale dei positivi attuali è pari a 142.739, dei quali 133.415 in isolamento domiciliare. I ricoverati in ospedale con sintomi sono 8.454, quasi 800 in più di ieri. Sono invece 870 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 73 in più di ieri.

A livello regionale, resta quello lombardo, il territorio più problematico, con 2.023 nuovi casi, seguito da Piemonte con 1.396, dalla Campania con 1.312 e Lazio 1.224. La Basilicata, con 17 nuovi casi è la regione meno colpita. Per quanto riguarda gli ospedali, quelli più affollati sono quelli lombardi con 1.268 ricoverati, seguiti da quelli laziali con 1.196. Lombardia e Lazio sono anche le uniche regioni con più di cento ricoveri nelle terapie intensive (123 entrambe).

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