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Coronavirus, bollettino del 23 ottobre: in Sicilia 730 positivi e 11 morti, Italia oltre i 19 mila contagi

Lieve frenata del Coronavirus in Sicilia, dopo il nuovo record di contagi stabilito ieri si registra una piccola flessione nei numeri odierni: sono 730 i nuovi positivi su oltre 8 mila tamponi effettuati. Purtroppo resta alto il numero delle vittime, 11 ancora una volta.

Sul fronte dei ricoveri sono 593 (+5), mentre resta invariato a 89 i ricoverati in terapia intensiva. Cresce invece il conto di coloro che si trovano in isolamento domiciliare: 8.454 (+591), gli attualmente positivi invece sono 9.136 (+596). Infine il numero dei dimessi tocca quota 5.772 (+123). Questa la suddivisione per province dei nuovi casi: 204 a Palermo, 188 a Catania, 117 a Ragusa, 77 a Trapani, 74 a Messina, 26 a Caltanissetta e Agrigento, 11 a Siracusa e 7 ad Enna.

Ulteriore impennata dei nuovi casi in Italia: secondo il bollettino quotidiano del ministero della Salute, nelle ultime 24 ore se ne sono registrati 19.143 (a fronte del +16.079) di ieri, per un totale di 484.869. Nuovo picco però anche del numero dei tamponi: sono stati 182.032.

Novantuno i morti (ieri erano stati 136), per un totale di 37.059. Cresce anche la pressione sulle strutture ospedaliere: i pazienti in terapia intensiva sono 1.049 (57 in più di ieri), i ricoverati con sintomi 10.549 (+855). In isolamento domiciliare ci sono 174.404 persone (+15.788). Gli attualmente positivi sono saliti a 186.002 (+16.700), i dimessi/guariti 261.808 (+2.352).

I 91 morti delle ultime 24 ore sono distribuiti tra Campania (12), Lazio (11), Sicilia (11), Emilia Romagna (10), Piemonte (9), Toscana (8), Lombardia (7), Veneto (7), Liguria (7), Umbria (3), Abruzzo (2), Marche (2), Puglia (1), Friuli Venezia Giulia (1).

Come ieri, sono sei le regioni con più di mille nuovi casi: Lombardia (4.916), Campania (2.280), Piemonte (2.032), Veneto (1.550), Lazio (1.389) e Toscana (1.290).  Il numero totale dei tamponi effettuati è 14.314.453, mentre i casi testati sono 8.679.107.

Il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 ha diffuso i dati del Ministero della Salute che mettono a confronto la situazione del 21 marzo (record della prima ondata di pandemia, con 6.557 nuovi casi ufficiali su 26.336 tamponi effettuati) con quella del 22 ottobre (16.079 casi su 170.392 tamponi).

Tenendo conto che i decessi e i guariti riguardano situazioni pregresse quando il numero di contagi erano in numero inferiore e l’emergenza sanitaria non era ancora così pressante, si legge che rispetto ai nuovi contagi a marzo la percentuale dei morti era del 12,09% (ma ben più significativo è il numero di morti, 793) e quella dei guariti era del 14,38% mentre il 22 ottobre la percentuale dei decessi è stata dello 0,85% (ma anche qui il dato significativo è quello numerico: 136) e quello dei guariti del 12,95%.

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