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Nuovo dpcm del 3 dicembre: stop centri commerciali nei week end, il 7 gennaio riaprono impianti di sci

«Le disposizioni del presente decreto si applicano dalla data del 4 dicembre 2020, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 novembre 2020, e sono efficaci fino al 15 gennaio 2021, salvo quanto previsto al comma 3».

«Le disposizioni del presente decreto si applicano dalla data del 4 dicembre 2020, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 novembre 2020, e sono efficaci fino al 15 gennaio 2021, salvo quanto previsto al comma 3». E’ quanto prevede la bozza del nuovo dpcm per la gestione dell’emergenza covid stilata il 3 dicembre.

Stop ai centri commerciali nei week end

Niente riapertura per i centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi e negozi aperti fino alle 21. «Fino al 6 gennaio 2021 l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21.00 nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture assimilabili, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole».

Il 7 gennaio riaprono gli impianti di sci

Si potrà tornare a sciare dal 7 gennaio. «Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici; gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale...per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti, agli sciatori amatoriali» con l’adozione delle linee guida di Regioni e Province autonome validate dal Cts.

Nessuna deroga a divieto spostamento tra regioni

Nessuna deroga al divieto di mobilità durante le festività. Dal 21 dicembre al 6 gennaio è vietato ogni spostamento «in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome», e il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio ogni spostamento tra comuni, salvo che per comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute, È consentito il rientro alla residenza, domicilio o abitazione, escluse le seconde case in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1°gennaio, «anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti».

Possibili esami e lauree in presenza

Tornano le lauree in presenza e potranno svolgersi in presenza gli esami, oltre alle lezioni solo per un ridotto numero di studenti e per le matricole. «Le attività formative e curricolari si svolgono a distanza; possono svolgersi in presenza le sole attività formative degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio ovvero rivolte a classi con ridotto numero di studenti, quelle dei laboratori, le altre attività curriculari, anche non relative agli insegnamenti del primo anno, quali esami e sedute di laurea», si legge nella bozza.

Negli alberghi veglione di fine anno in camera

Veglione di fine anno in camera per chi deciderà di passare il 31 notte in albergo. Secondo la bozza del nuovo Dpcm, infatti, «resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; dalle ore 18.00 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7.00 del 1° gennaio 2020, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera».

Stop alle crociere dal 21 dicembre al 6 gennaio

Dal 21 dicembre al 6 gennaio «sono sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana».  Nello stesso periodo è vietato «alle navi passeggeri di bandiera estera impiegate in servizi di crociera di fare ingresso nei porti italiani, anche ai fini della sosta inoperosa».

Consentiti solo eventi sportivi di "alto livello"

Fino al 15 gennaio si potranno disputare solo incontri e gare di «alto livello». Il nuovo Dpcm che introduce una modifica rispetto al precedente decreto sullo svolgimento degli eventi sportivi. «Sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riconosciuti di alto livello e di interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP) - si legge nel testo - riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico».

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