
"Quest'anno supereremo il confine dei 700mila decessi complessivi in Italia (compresi ovviamente i morti di Covid) che è un valore preoccupante". Lo ha detto il presidente dell'Istat, Gian Carlo Blangiardo, sottolineando che "una cosa del genere l'ultima volta, nel nostro Paese, era successa nel 1944. Eravamo nel pieno della seconda guerra mondiale".
"Nel 2019 - ha aggiunto Blangiardo - il dato era stato di 647.000 morti" mentre per quest'anno "si tratta di una stima, perché l'anno non è ancora finito".
Il presidente dell'istituto di statistica ha inoltre evidenziato che "questo censimento mostra come di fatto la popolazione italiana sia stazionaria, gli stessi numeri che comparivano nel 2011 sono confermati, anche se c'è una diminuzione della componente italiana e aumento della straniera. Emerge la fotografia di un popolo invecchiato: aumenta la componente più matura e diminuisce quella più giovane, rimane la prevalenza della componente femminile".
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1 Commento
Fernando
16/12/2020 11:43
Il popolo invecchia perché i giovani sono costretti ad emigrare all'estero per trovare lavoro e poter, al limite, costruire altrove la propria famiglia. In Italia non si investe più da oltre 20 anni (e chi ci ha provato sappiamo che fine ha fatto). Le poche industrie italiane rimaste, fuggono per sovratassazione! Dal 2011 in poi (e le allusioni non sono casuali a chi è stato) sono state persi i gioielli di Stato, siamo arrivati a cedere alcune infrastrutture strategiche (Vado e Trieste) e ci dibattiamo su "agricoltura verde ed energie rinnovabili" quando altrove si rilanciano con centrali nucleari, tav (Cina e Giappone, addirittura, con MagLev!), autostrade, ponti, etc, etc! Qui si pensa a donare ed accogliere (strano, le pubblicità in tv ci dicono di donare 10 euro al mese per salvare un bambino in Africa, ma ne spendiamo 35 al giorno per l'accoglienza ipocrita e buonista!) mentre gli italiani scappano per l'impossibilità di sopravvivere! E certo che il popolo invecchia!