
L’abbraccio tra Giove e Saturno (al quale Google dedica il Doodle di oggi), saluta l’inverno. Oggi, 21 dicembre, tripletta di eventi astronomici.
Il giorno del solstizio d’inverno sarà anche il più breve dell’anno e saluterà un fenomeno che non si osservava da circa 400 anni: la sera del 21 dicembre Giove e Saturno vicini come lo sono stati solo nel 1623, quando erano ancora in vita Galileo e Keplero. La congiunzione dei due pianeti è stata probamente la "stella" di Natale che secondo il racconto dei Vangeli avrebbe guidato i Magi. L’osservazione del fenomeno sarà trasmessa online dal Virtual Telescope a partire dalle 16,30. Il solstizio si verificherà alle ore 11,02 (italiane) e segnerà l’inizio dell’inverno.
In questo giorno, «il Sole nel suo movimento apparente lungo l’eclittica, ovvero la proiezione in cielo dell’orbita della Terra, raggiunge la posizione più a sud rispetto all’equatore celeste, che è la proiezione in cielo dell’equatore della Terra» ha detto, l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. «Questo - aggiunge - fa sì che nel giorno del solstizio invernale l’arco corrispondente al cammino del Sole al di sopra del nostro orizzonte boreale sia il più modesto dell’anno e di riflesso ci regala la notte più lunga».
La "stella di Natale", rara congiunzione tra Giove e Saturno
Il solstizio sarà salutato dalla rara congiunzione tra Giove e Saturno, che saranno così vicini da poter essere osservati insieme nel campo di un telescopio. Naturalmente è un avvicinamento apparente che è visibile dalla Terra. Questo fenomeno potrebbe essere la stella di Natale dei Vangeli: «nel 7 a.C - ha spiegato Masi - la congiunzione tra i due pianeti è avvenuta addirittura tre volte, e fu Keplero a suggerire che i Magi si siano ispirati ad essa, anche perché la durata della triplice congiunzione richiede mesi e questo è compatibile con l’organizzazione di un lungo viaggio, mentre altri fenomeni come una cometa hanno una finestra di visibilità più modesta».
Nei Vangeli non si parla di cometa ma di stella
A darle la "veste" di cometa, ha proseguito, è stato Giotto: «affrescando la scena dell’Adorazione dei Magi nella cappella degli Scrovegni, raffigurò una bellissima cometa, con grande verosimiglianza perché egli stesso aveva visto il passaggio della cometa di Halley e si ispirò evidentemente a quella visione». E’ uno spettacolo da non perdere. Per vederlo spiega Paolo Volpini della Unione Astrofili Italiani (Uai) "bisogna aspettare che il Sole tramonti e guardare in quella direzione. Verso le 17,00 si potrà cominciare a vedere i due pianeti vicinissimi. Il momento clou sarà tra 17,30 e 18,30 e sarà importante cercare un luogo con l’orizzonte a sud ovest libero. Il fenomeno è visibile a occhio nudo ma con un piccolo telescopio è possibile vedere gli anelli di Saturno e le lune di Giove».
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