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Scontro sul ritorno a scuola: caos sulla riapertura

Scontro tra il Partito Democratico da un lato e Movimento 5Stelle e Italia Viva dall'altro.

Le scuole elementari e medie riapriranno regolarmente giovedì 7 gennaio. Le scuole superiori riapriranno, al 50%, lunedì 11 gennaio. Queste le decisione di ieri sera del Consiglio dei Ministri. Alla fine di una lunga mediazione è stato deciso che tutte partiranno il 7. Nelle prossime ore sarà fatta chiarezza sulle date in cui sarà effettuata la didattica a distanza.  Questo slittamento (in un primo momento il Governo aveva previsto la presenza per tutti) è dovuto al cambiamento delle soglie per la classificazione delle regioni: il rischio era di avere regioni in cui le superiori (con il passaggio di fascia) avrebbero aperto soltanto per due giorni.

Il punto di incontro dell’11 gennaio per le scuole superiori è stato trovato dopo il confronto tra il Pd che puntava al 15 e il Movimento 5 Stelle e Italia viva che chiedevano di ripartire già il 7 gennaio. La mediazione, secondo quanto viene riferito, è stata portata avanti dal presidente del Consiglio Conte. Alta tensione in Cdm sulla riapertura delle scuole, prevista il 7 gennaio ma sulla quale il Pd ha chiesto un rinvio trovando Iv su posizioni opposte.» Per le Ministre di Iv il rinvio è segno di un «caos inaccettabile.
Quello che manca per l’ennesima volta, avrebbero detto Bellanova e Bonetti secondo fonti IV, è"un’azione di governo del processo organizzativo e di concertazione con le regioni. Non si doveva
arrivare a questo punto quando lo abbiamo detto da mesi che le scuole avrebbero riaperto a gennaio». Anche il M5S era entrato in Cdm con una posizione diversa da quella del Pd: quella di confermare l’apertura il 7 gennaio.

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