Alfonso Ciampolillo, detto Lello, è un politico italiano nato a Bari il 2 febbraio 1972. Alle elezioni amministrative del 2009 è stato il candidato del Movimento 5 Stelle per la carica di sindaco di Bari dove ha ottenuto appena 749 voti, pari allo 0,4% dei consensi.
Elezione a senatore
Nel 2013 viene eletto senatore della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione Puglia per il Movimento 5 Stelle, divenendo il 7 maggio dello stesso anno membro della VIII Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) e dal 5 giugno di quella per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Viene rieletto al Senato nel 2018. Il 31 gennaio 2020 viene espulso dal partito al termine dell'istruttoria sui mancati rimborsi.
Posizioni politiche
Riguardo alla epidemia del batterio Xylella fastidiosa, che ha colpito l'olivicoltura italiana causando la diffusione del complesso del disseccamento rapido dell'olivo (CoDiRO), Ciampolillo si è schierato con il fronte di chi, con posizioni di negazionismo del problema, si è opposto a misure di contrasto mediante l'abbattimento degli olivi. E' inoltre favorevole alla legalizzazione della cannabis e a favore del movimento animalista definendosi vegano. Pesanti in quella occasione gli attacchi contro il Governo Conte: "Il Ministro Bellanova, con le sue prime dichiarazioni alla stampa sulla Xylella, annuncia di voler intensificare la folle politica di tagli dei meravigliosi ulivi della Puglia. Ancora una volta il PD dimostra di essere al servizio delle lobby dell'olio di oliva, contro i cittadini e l'ambiente pugliese. Un vergogna che non può essere accettata!" aveva tuonato con un comunicato.
Il "caso" Var durante la fiducia a Conte
Suo malgrado da ieri sera - 19 gennaio del 2021 - verrà ricordato come il senatore riammesso al voto di fiducia grazie al "Var" o alla... moviola di Palazzo Madama. Ma cosa è accaduto? Ciampolillo durante il voto di fiducia al Senato non risponde alle prime due chiamate, ma in extremis - quando la presidente del Senato Casellati sta chiudendo le votazioni - chiede di poter esprimere il suo voto. La Casellati decide di fermare tutto e ricorrere alla registrazione della seduta prima di decidere se riaprire o meno il voto all’ex senatore del M5S. Alla fine, la presidente del Senato riammette alla votazione sulla fiducia i due senatori "ritardatari", lo stesso Lello Ciampolillo e Riccardo Nencini. «Risulta che il senatore Ciampolillo sia arrivato in Aula alle 22.14 e io avevo chiuso la votazione alla 22.15. Lo riammetto quindi alla votazione. In base a quanto emerso dal video, anche il senatore Nencini che era immediatamente dopo», annuncia la Casellati. Entrambi voteranno sì alla fiducia.
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