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Coronavirus, Gimbe: serve un lockdown rigoroso di 3 settimane

Serve un lockdown «rigoroso» di due o tre settimane per abbattere la curva dei contagi da Covid.19. A dirlo a Fanpage.it, è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. "Se manteniamo la strategia di mitigazione, che ha l’obiettivo primario di contenere il sovraccarico degli ospedali, ci trascineremo inevitabilmente lo sfiancante Stop&go degli ultimi mesi per tutto il 2021, magari rivedendo criteri e tempistiche del sistema delle Regioni "a colori" - spiega - Se invece si deciderà di perseguire una strategia Covid-free è necessario abbattere la curva dei contagi con un lockdown rigoroso di 2-3 settimane al fine di riprendere il tracciamento, allentare la pressione sul sistema sanitario, accelerare le vaccinazioni e contenere l’emergenza varianti». Per Cartabellotta, «il numero dei nuovi casi settimanali è stabile da settimane a livello nazionale, ma in metà delle Regioni si osserva già un’inversione di tendenza, anche se i numeri per ora non impattano in maniera rilevante sulle curve nazionali perché si tratta principalmente di Regioni di piccole dimensioni».

Il presidente della Fondazione Gimbe ha citato le «situazioni molto critiche come quelle dell’Umbria in cui le nuove varianti hanno determinato rapidamente un’impennata dei casi e la saturazione di ospedali e terapie intensive» che «potrebbero improvvisamente esplodere ovunque, visto che le varianti del virus circolano in maniera sostenuta ormai in tutto il Paese». Commentando il nuovo Governo Draghi, Cartabellotta ha sottolineato: «E' chiamato ad affrontare immediatamente questioni chiave per la gestione» della pandemia e «servono decisioni tempestive perché la corsa del virus e delle sue varianti non ha certo rallentato per la crisi di Governo e, questa volta, sarebbe imperdonabile farci trovare impreparati o distratti».

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1 Commento

Fernando

17/02/2021 20:58

Non diversamente dai Professori Galli, Crisanti e Lopalco, il Professore Cartabellotta, che è anche siciliano doc, lo ripete dal mese di ottobre: chiudere per un periodo breve e tutti, per non chiudere tutti troppo a lungo. Nemmeno gli ormai 100 mila morti servono a far comprendere davanti a cosa ci troviamo, ne' con gli atteggiamenti dei cittadini, ne' con quelli dei politici, che come esempio sono più superficiali di chi li ha eletti.

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