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Chi è Fabrizio Curcio, nuovo capo della Protezione civile

Fabrizio Curcio torna dopo tre anni alla guida della Protezione civile dove era stato dal 2015 al 2017, quando si era dimesso per motivi personali lasciando il posto a Borrelli il cui mandato è terminato con la fine dell’esperienza del governo Conte.

Fabrizio Curcio torna dopo tre anni alla guida della Protezione civile dove era stato dal 2015 al 2017, quando si era dimesso per motivi personali lasciando il posto a Borrelli il cui mandato è terminato con la fine dell’esperienza del governo Conte.

Romano, classe 1966, dopo la laurea in ingegneria conseguita alla Sapienza di Roma, con un Master in Sicurezza e Protezione, nel 1997 è diventato responsabile della sezione operativa della colonna mobile dei pompieri veneti che hanno lavorato in prima linea durante il terremoto di Umbria e Marche, poi è diventato coordinatore dei Vigili del Fuoco impegnati nell’organizzazione e nella realizzazione delle misure di sicurezza del Giubileo del 2000 e del vertice Russia-Nato del 2002 a Pratica di Mare. Nel 2007 è arrivato alla protezione civile con Guido Bertolaso che lo chiamò come capo segreteria, per poi passare l’anno dopo a dirigere l’Ufficio Gestione delle emergenze, organo chiave del Dipartimento in prima linea nella gestione e nell’organizzazione della risposta alle emergenze che colpiscono il paese. In questo ruolo è chiamato a coordinare i soccorsi del terremoto dell’Aquila del 2009 e di quello dell’Emilia Romagna del 2012.

Pochi mesi prima aveva gestito il caso della Costa Concordia naufragata al Giglio ed era stato incaricato della gestione dell’emergenza e delle fasi di recupero e allontanamento della nave dall’allora Capo del Dipartimento Franco Gabrielli. Proprio a quest’ultimo, nominato capo della polizia, successe nel 2015 alla guida del Dipartimento della Protezione civile. Nel suo mandato si è trovato ad affrontare il terremoto del Centro Italia che ha provocato quasi 300 morti ad Amatrice, Accumuli e Arquata del Tronto il 24 agosto e poi, le due scosse del 26 e 30 ottobre, Inoltre ha gestito la tragedia dell’hotel Rigopiano.

Dopo le dimissioni per motivi personali dalla Protezione civile, nel 2018 gli viene conferito l’incarico da parte del Presidente del Consiglio dei ministri di coordinatore della Cabina di regia in attuazione del «Protocollo d’intesa per un’azione urgente nella Terra dei fuochi», un piano d’azione sottoscritto dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dai ministeri dell’Ambiente, dell’Interno, dello Sviluppo economico, della Difesa, della Salute, della Giustizia, dall’autorità politica per la Coesione-ministro per il Sud, e dalla Regione Campania. Dal 2019 Fabrizio Curcio era responsabile di Casa Italia, il dipartimento che il Governo ha voluto per promuovere la sicurezza del Paese in caso di rischi naturali e la ricostruzione delle zone terremotate.

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