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Il sabato del villaggio... Covid. Folla a Roma, assalto a spiagge e parchi

Folla e assembramenti nella Capitale per l’ultimo sabato prima della zona rossa che entrerà in vigore lunedì 15 marzo. I romani hanno preso d’assalto i parchi pubblici, le aree verdi monumentali, le strade del centro storico e le spiagge del litorale.

Gli agenti della polizia municipale sono dovuti intervenire in più di un’occasione per chiudere le zone critiche dove non era più possibile garantire il rispetto del distanziamento tra le persone. In particolare è stato necessario chiudere l’area di Fontana di Trevi e la zona pedonale di via del Corso, da largo Goldoni a Largo Chigi. Interventi dei vigili sono stati compiuti anche sul lungomare di Ostia, nella zona del Pontile, piazzale dei Ravennati e piazza Anco Marzio.

A Ostia i ristoratori hanno segnato il tutto esaurito per pranzo, complice anche la giornata di sole, pienone anche nei locali di Fregene. Folla anche nel quartiere Pigneto dove per pranzo i locali e i tavolini erano quasi tutti pieni.

Anche nella zona del laghetto dell’Eur i romani hanno affollato i giardini per una passeggiata o per fare ginnastica ma pochissimi erano senza mascherina.
In viale Europa, la zona dello shopping del quartiere Eur, si sono riversate molte persone e i tavolini dei bar erano quasi tutti pieni.
Molte le persone che si sono affrettate a fare scorte alimentari o medicinali evocando scene di un anno fa quando le attese per entrare nei negozi superavano anche 60 minuti. E le file si sono formate anche fuori dai negozi di barbiere e parrucchiere.

Umore nero per i titolari di bar e ristoranti: «che fatica quest’anno - sospira il proprietario di un grande bar al centro di viale Europa - stiamo facendo davvero i salti mortali. Che dobbiamo fare però? Ci adeguiamo».

Su via Cristoforo Colombo si è registrato molto traffico in direzione mare. «E' l’ultima possibilità - ha spiegato una ragazza in auto al semaforo aspettando il verde - dopo mi chiudo in casa e osservo le regole. Lo giuro. Ma lo faccio anche oggi, ho la scorta di mascherine in borsa. Speriamo tutto si risolva presto. Magari se tutti facessimo il nostro dovere, forse ci riusciremo».

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