6,9 milioni gli studenti da domani saranno costretti a seguire le lezioni in DAD: otto su dieci (81%) degli 8,5 milioni di alunni iscritti nelle scuole statali e paritarie. La scorsa settimana erano 5,7 milioni. Saranno quindi ulteriori 1,2 milioni gli alunni che dovranno rimanere a casa. L’incremento è concentrato soprattutto in tre Regioni: Lazio, Veneto e Piemonte.
Il quadro non è omogeneo sul territorio: il virus costringe a casa il 95% degli studenti del nord e meno di due su tre nel mezzogiorno. Al centro ci si attesta sulla media nazionale di 8 su 10. L’elaborazione la fornisce la rivista specializzata Tuttoscuola.
Nelle zone rosse è prevista la Dad per tutti gli studenti di ogni ordine e grado.
Nelle zone arancioni le scuole sono aperte, al netto delle scelte dei presidenti di Regione che possono indicare misure più restrittive. Le scuole superiori sono parzialmente aperte con la frequenza è limitata: si va da un minimo del 50% in presenza (il resto in Dad, cioè si va a scuola a giorni o a settimane alterne) a un massimo del 75% (ma molte scuole hanno deciso di rimanere al 50%). Gli alunni di scuole medie ed elementari invece frequentano regolarmente in presenza, ma hanno l'obbligo del distanziamento e dell'uso della mascherina.
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