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Ancora una foca monaca nel mare della Calabria

La foca monaca è stata avvistata nel mare della Calabria. Un esemplare è stato ripreso in video postati anche su social mentre nuotava nelle acque antistanti i promontori Colonna e Cimiti, a pochi metri dalla costa.

L’ultimo avvistamento di questo animale era avvenuto una decina di anni fa nei pressi di Le Castella. Ora, da circa un mese, si susseguono gli avvistamenti nel golfo di Taranto, partendo da Metaponto, Policoro, Schiavonea, e, da ultimo, qualche giorno fa, nei pressi di Cirò Marina.

La foca monaca mediterranea è uno dei più rari mammiferi marini, e per questo viene indicata anche come 'fantasma del mediterraneo, ed è l’unico pinnipede stabilmente presente nel Mare nostrum. Si stima che sopravvivano in natura meno di 700 esemplari.

La vita della foca monaca si svolge soprattutto in mare, ma durante il periodo riproduttivo predilige i tratti vicini alle coste, dove cerca spiagge isolate, sistemandosi prevalentemente in grotte o piccoli anfratti accessibili solo dal mare, molto simili a quelli che caratterizzano la costa che va da Capo Colonna a Le Castella, perchè il parto e l’allattamento si svolgono esclusivamente sulla terra ferma.

Il circolo Ibis dà il bentornato

«L’avvistamento della foca monaca nel nostro mare è l’augurio più bello che ci possa giungere per i 40 anni di attività del nostro circolo». Così comincia una nota diffusa ieri dal Circoli Ibis di Crotone che in questo mese di aprile celebra i 40 anni di attività a difesa dell'ambiente nel territorio. Dal circolo ambientalista fanno sapere che un esemplare di  foca monaca è stata avvistata nelle acque antistanti i promontori Lacinio e Japygi (Capo Colonna e  Capo Cimiti), con registrazioni di video amatoriali, riportati sui social. L'esemplare di mammifero marino nuotava a pochi metri dalla costa.

«Armando Lucifero - sottolineano dal circolo ambientalista nel ribadire l'eccezionalità dell'avvistamento -  appassionato e famoso naturalista crotonese, descrive in “Mammalia Calabra” del 1909 due catture di foca monaca proprio nei pressi di Capo Colonna, questo a testimonianza della presenza del mammifero nelle nostre acque. Da allora gli avvistamenti si sono ripetuti anche in epoca recente, l’ultimo una decina di anni fa nei pressi di Le Castella».

Il circolo Ibis «con il prezioso aiuto di Lele Coppola del “Gruppo Foca Monaca APS” , uno dei massimi esperti nazionali della specie», ritiene che nel versante ionico sia attivo da anni un sito riproduttivo: «È da circa un mese infatti - si legge nella nota dell'Ibis - che si susseguono gli avvistamenti nel Golfo di Taranto, partendo dl Metaponto, Policoro, Schiavonea e da ultimo, qualche giorno fa, nei pressi di Cirò Marina».

«La foca monaca mediterranea - precisano dal sodalizio ecologista crotonese - è uno dei più rari mammiferi marini, e per questo viene indicata anche come “fantasma del mediterraneo”, è l’unico pinnipede stabilmente presente nel Mediterraneo. Si stima che sopravvivano in natura meno di 700 esemplari». Può raggiungere i 320 kg di peso e la vita della foca monaca si svolge soprattutto in mare; durante il periodo riproduttivo predilige i tratti di mare vicini alle coste, dove cerca spiagge isolate, sistemandosi prevalentemente in grotte o piccoli anfratti accessibili solo dal mare, molto simili a quelli che caratterizzano la costa che va da Capo Colonna a Le Castella, perché il parto e l’allattamento si svolgono esclusivamente sulla terraferma.

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