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Il Governo dirà sì al Ponte sullo Stretto ma a 3 campate?

Sembra questa la clamorosa novità che emergerebbe dalla relazione dei tecnici della Commissione sullo Stretto. No ai Tunnel

«Vedrete, nei prossimi giorni ci saranno grandi sorprese». A dichiararlo venerdì scorso, durante la puntata di “Scirocco”, il talk in onda su Rtp, era stato il capogruppo dei deputati di Italia viva, il renziano di ferro Davide Faraone. Il riferimento era alle vicende del Ponte sullo Stretto di Messina. Faraone era sembrato convintissimo, come avesse notizie di prima mano da non poter svelare in quell’occasione, ribadendo in ogni caso la massima attenzione del Governo sull’argomento, al di là dell’esclusione del collegamento stabile dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.


Il Ponte Akashi “modello” di quello messinese

 

E in effetti le sorprese ci sono e potrebbero anche essere dirompenti, secondo indiscrezioni che trapelano da Roma. L’esito del lavoro svolto dalla Commissione di tecnici nominata dall’allora ministra dei Trasporti Paola De Micheli andrebbe in una direzione ben precisa: sì al Ponte sullo Stretto, molto più che alle ipotesi dei Tunnel. Ma la novità più clamorosa potrebbe essere la scelta del Governo di orientarsi verso la soluzione del Ponte a tre campate, non quello a campata unica che era stata oggetto della precedente gara d’appalto, aggiudicata al Consorzio Eurolink quale General Contractor.

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