"Se fosse veramente questa la strada intrapresa dal governo, sarebbe una truffa ai danni dei siciliani e dei calabresi. Rimettere in discussione il progetto esistente, parlare di un progetto del ponte a tre campate, significherebbe dilungare i tempi all'infinito, e così dopo i danni, ecco la beffa: tutti apparentemente d'accordo a farlo, sapendo che non lo si vuol fare. Noi non ci staremo". Queste le dichiarazioni "a caldo" di Stefania Prestigiacomo, sulla questione del collegamento stabile nello Stretto.
La deputata di forza italia annuncia di aver chiesto, insieme con la collega messinese Matilde Siracusano, un'audizione immediata in commissione trasporti alla camera del ministro Enrico Giovannini, invitandolo a presentare la relazione della commissione incaricata di studiare le soluzioni per l'attraversamento stabile tra Sicilia e Calabria.
"Il tema è serissimo, non si può continuare a giocare - insiste l'ex ministra -, che facciamo, tra uno o due anni verrà un altro governo, con un'altra commissione, a dirci che è ancora meglio un ponte a quattro o cinque campate? C'è un progetto definitivo, già approvato, che era stato oggetto di una gara d'appalto vinta. Lo si riprenda, lo si aggiorni e lo si attui. Non ci sono altre strade percorribili".
Intanto sull'argomento interviene il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Enrico Giovannini: "Attenzione a non fare un dibattito ideologico sullo Stretto di Messina. Oggi è uscito un articolo che anticipa una relazione su questo tema non ancora finalizzata - aggiunge -. Il mio invito è quello di leggerla bene appena l’avrò trasmessa al Parlamento. Si tratta di una relazione, frutto del lavoro di mesi da parte di una commissione di esperti di primo piano che hanno messo insieme evidenze importanti sugli aspetti trasportistici, vulcanologici, economici e così via. Il dibattito va sviluppato sulla base di questi contenuti che sono molto ricchi e poi se ne farà la dovuta sintesi".
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